Cronaca

Blitz della GdF, scoperta frode fiscale da un miliardo e mezzo di euro: i particolari

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Emergono nuove e importanti verità riguardo le frodi fiscali sui bonus edilizi, per le quali sarebbero state arrestate dieci persone, poiché secondo gli inquirenti sarebbero state emesse false fatturazioni per decine di milioni di euro, utilizzate non solo per documentare al fisco lavori edili mai realizzati, ma anche per riciclare proventi dell’illecita attività.

In particolare, le indagini sono partite da una segnalazione del Nucleo Speciale Entrate della Guardia di Finanza di Roma alla Guardia di Finanza di Asti, con gli arrestati indagati per associazione a delinquere, truffa nei confronti di enti pubblici, riciclaggio, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e sottrazione fraudolenta al pagamento d’imposte.

Pertanto, l’inchiesta scattata tra agosto e settembre 2022, ha rivelato i tratti di una truffa ordita da una compagine in parte radicata sul territorio e in parte in Campania e Veneto, che vede coinvolte 37 persone e 68 tra ditte e società.

Ecco quanto spiegato dalla Guardia di Finanza di Asti:

“Questa enorme quantità di crediti fiscali sarebbe stata generata solo sulla carta, innanzitutto grazie all’opera di un commercialista con studio al Vomero, Napoli, e ad un suo stretto collaboratore, cittadino albanese, con studio a Schio (Vicenza); utilizzando partite Iva intestate perlopiù a prestanome, gli attori inserivano nei cassetti fiscali dell’Agenzia delle Entrate dati ritenuti non veritieri”.

Tuttavia, il commercialista coinvolto è Enrico Maria Giuffrida, 55enne residente a Mondragone ma con studio al Vomero, finito in manette insieme al fiscalista albanese Robert Arapi e dei costruttori Eduard Sinani e Dashnor Lushnjari. Inoltre, ai domiciliari altri tre campani: Ciro Ioviero, Vincenzo Polverino e Salvatore Brusco.

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