Violenta sparatoria avvenuta ieri sera ad Amburgo, in Germania, presso una chiesa di testimoni di Geova. In particolare, otto persone sarebbero state uccise con colpi d’arma da fuoco, mentre altre otto sono rimaste gravemente ferite e trasportate in ospedale.
Al momento, dietro la strage, ci sarebbe un ex membro della stessa comunità, che secondo le autorità si sarebbe tolto la vita dopo l’assalto. Sul posto è intervenuta la Polizia, che ha chiesto ai residenti della zona e dei quartieri limitrofi di restare in casa.
Pertanto, gli inquirenti hanno catalogato l’accaduto come ‘Amoktat’, che in tedesco definisce il gesto folle di chi spara nella massa. E adesso ritengono che il responsabile della strage, sia nascosto tra le vittime, come afferma un portavoce:
“Ma non abbiamo la certezza al cento per cento, e ci sono verifiche su questo. Siamo stati allertati alle 21.15, e poiché eravamo molto vicini all’edificio, siamo arrivati velocemente sul posto. Gli agenti entrati nella palazzina a tre piani hanno sentito sparare ancora un colpo. E al piano di sopra è stato rinvenuto un uomo, poi deceduto”.
Tuttavia, stando alle prime informazioni, la persona sospettata avrebbe fra i 30 e i 40 anni, mentre l’arma detenuta era una pistola. Tra le vittime dell’attacco, ci sarebbe anche una donna incinta al settimo mese, mentre sono fin qui 17 le persone rimaste illese nell’attacco.
Tra le vittime dell’attacco, anche una donna che era incinta al settimo mese, ha detto in conferenza stampa Andy Grote, ministro dell’Interno della città-stato di Amburgo.