È stato siglato oggi a Napoli, a Palazzo Fuga, il protocollo di intesa tra Ministero della cultura e Comune di Napoli per la valorizzazione e la rigenerazione urbana del Real Albergo dei Poveri. A firmare il documento sono stati il Ministro Gennaro Sangiuliano e il sindaco Gaetano Manfredi. Abbiamo lavorato tanto in queste settimana per realizzare su mio impulso un progetto, uno spazio di vita culturale ispirato alla grande Biblioteca nazionale di Parigi, da sempre legata a Napoli per storia e scambio culturale. Bisogna procedere rapidamente con gli appalti e recuperare ulteriori risorse per restituire questo spazio che la città attende da decenni”, ha spiegato il ministro Sangiuliano.
Con la firma del Protocollo insieme al Ministero della Cultura, si pongono le condizioni concrete affinché Palazzo Fuga diventi una fabbrica permanente di creatività, cultura, formazione, inclusione sociale ed innovazione aprendosi innanzitutto al quartiere con una vocazione nazionale ed internazionale. Un centro culturale polifunzionale. Questo sarà il futuro di Palazzo Fuga con il progetto voluto dal Ministero della cultura in collaborazione con il Comune di Napoli. Palazzo Fuga, inoltre, sarà un luogo dedicato ai giovani, un luogo di incontro dinamico, un polo culturale di respiro internazionale. L’obiettivo è quello di rendere nuovamente fruibile la più grande infrastruttura sociale storica della città di Napoli e di restituire al monumento una vocazione sociale e culturale.
Il MiC si impegna a garantire il rilascio dei pareri e delle autorizzazioni che si dovessero rendere necessari, anche mediante il coinvolgimento della Soprintendenza speciale per il PNRR, mentre il Comune di Napoli si impegna a garantire la massima partecipazione della cittadinanza nel processo di valorizzazione dell’area, ad assicurare il corretto utilizzo del sito e ad adottare le forme di gestione più adatte per lo sviluppo culturale, economico e turistico del territorio. Gli interventi previsti consistono nel consolidamento della struttura, nella riconfigurazione architettonica dei volumi, nelle attività di restauro, nel recupero e riuso della corte centrale e del connettivo; nella sistemazione impiantistica e allestimento degli spazi e in tutte le operazioni necessarie all’insediamento della nuova destinazione d’uso.