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Tra lacrime e ricordi sgomberata la Napoli Boxe.

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La storia di Napoli è da sempre intrecciata con quella del grande pugilato: rabbia e sport, difficoltà e riscatto. Attraverso palestre di fortuna, locali che nessuno avrebbe voluto, trasformati da pazienza, costanza, genio e volontà di ferro in fucine di talenti. Ne sa qualcosa Lino Silvestri, figlio di Geppino, il più grande maestro di boxe napoletano e tra i più grandi in Italia, da cui ha ereditato la passione per questo sport duro ma capace di dare infinite soddisfazioni.

“Sono solo il primo della serie – dice indignato Lino, nel 2021 cintura World Boxing Council (WBC) per l’impegno sportivo e sociale dimostrato nel corso degli anni – soccombiamo ad un Comune prepotente. Stavo per inaugurare, dopo gli ennesimi lavori di ammodernamento e ristrutturazione, mi sono dovuto fermare”. Lino racconta che quei locali, sporchi e umidi, glieli volevano dare in comodato d’uso “ma io rifiutai e proposi un canone agevolato. È scoppiato un contenzioso nel 2016. E’ arrivata la prima carta di sgombero e poi mi hanno lasciato in un limbo. Adesso mi chiedono quasi due milioni di euro per danno erariale”. 2 milioni di euro sono una cifra mostruosa per chiunque di questi tempi, ancora di più quando si insegna ad allievi che non pagano perché non possono.

“In relazione allo sgombero dei locali di proprietà comunale della A.S.D. Napoliboxe, si precisa che per l’Amministrazione vi era l’obbligo di dare esecuzione all’ordinanza di sgombero n. 17 emessa nel lontano 22 febbraio 2016 nei confronti dell’A.S.D. Napoliboxe per il rilascio dei locali di proprietà comunale siti in Via Sottomonte ai Ventaglieri n. 10 (piano terra e piano intermedio). Nei giorni scorsi, al fine di affrontare la delicata questione degli sgomberi, il sindaco Gaetano Manfredi ha convocato un tavolo apposito al fine di monitorare le singole vicende e verificare con tutti gli organismi competenti gli strumenti per individuare le possibili soluzioni di conciliazione che da una parte rispondano agli obblighi di legge per l’Amministrazione comunale e dall’altra salvaguardino le attività sociali svolte sui singoli territori a favore dei giovani e delle fasce deboli. Nelle more dell’attivazione del tavolo tecnico sugli sgomberi, l’Amministrazione comunale si dichiara disponibile ad incontrare i gestori della palestra di Boxe ai Ventaglieri per trovare insieme le possibili soluzioni”, spiega il Comune di Napoli in una nota.

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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