Resta sintonizzato

campania

Diana Biondi: una morte che fa riflettere

Pubblicato

il

La morte di Diana Biondi, la 27enne studentessa della Facoltà di Lettere Moderne dell’Università Federico II di Napoli, ci fa riflettere su quanto possa essere fragile l’animo umano, su quanto possa essere condizionabile la nostra psiche, troppe volte assoggettata agli avvenimenti che ci circondano.

Diana era una ragazza solare, di quelle dal volto familiare, rassicurante. Tuttavia, non ha saputo reggere la pressione per un esame, quello di latino, che le stava dando fin troppo filo da torcere, prima della tanto agognata laurea. Ora, non sappiamo se sia stato effettivamente questo il motivo del suo folle gesto, o se il suo malessere fosse dovuto ad altro, quel che è certo però è che una giovane vita come la sua, non può essere spezzata in questo modo.

Pertanto, la sua morte consente ad ognuno di noi di fermarsi un attimo a pensare, perché molti ragazzi vivono le stesse sensazioni e le stesse ansie di Diana, ma ciò non giustifica un gesto così estremo. Non è giusto che i suoi genitori, portino per sempre il peso di non aver potuto fare niente per la loro figlia, di essere indirettamente responsabili di quello che le è accaduto.

Perché i ragazzi sono così, considerano i propri familiari come dei nemici e perciò gli nascondono tutto, anche il proprio malessere. Invece, il punto è proprio questo: esiste qualcuno che tiene a noi quanto i nostri genitori? No, non credo. Quindi, la morte, non è mai la soluzione.

campania

Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

Pubblicato

il

Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

Continua a leggere

campania

Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

Pubblicato

il

PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

Continua a leggere

campania

Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

Pubblicato

il

Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

Continua a leggere

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy