Il Csm ha per la prima volta nominato una donna come presidente della Cassazione. Si tratta di Margherita Cassano, già presidente della Corte d’Appello di Firenze e attualmente vice presidente uscente della Corte Suprema, Pietro Curzio.
Ecco le parole della neo presidente:
“Il ruolo del magistrato non è solo fatto di abilità tecnica ma di umanità, capacità di ascolto, di rispetto profondo degli altri e di comprendere le tragedie umane che si nascondono dietro i singoli casi portati alla nostra attenzione”.
In particolare, la nomina è stata decisa all’unanimità dal plenum del Csm, presieduto dal capo dello Stato Sergio Mattarella, che ha così dichiarato:
“Le azioni e le analisi del primo presidente uscente della Corte di Cassazione, Pietro Curzio, sono sempre state caratterizzate da rigore nelle valutazioni, con considerazioni di rilievo come il richiamo alla necessità di assicurare certezza del diritto e uniformità dei criteri di giudizio, nonché l’esortazione al reciproco rispetto dei ruoli e alla distinzione delle funzioni tra i poteri dello Stato. Non va dimenticato come il rispetto di questa condizione sia strettamente correlato all’indipendenza. La tempestività dimostrata oggi dal Consiglio superiore della magistratura possa costantemente caratterizzare il mandato consiliare appena iniziato, così da assicurare la dovuta celerità alle nomine dei dirigenti”.
Poi, aggiunge: “Sappiamo tutti che si tratta della prima donna, e se questo aspetto non ha influito sulla nomina, voglio ricordare che 5 giorni fa sono stati ricordati i 60 anni dalla legge che ha immesso le donne in magistratura, ed è quindi un’occasione importante. Posto in evidenza l’eccezionale profilo professionale di Margherita Cassano, aggiungo che ha mostrato doti e attitudine di elevato livello, che trovano ulteriore fondamento nelle sue attività di studio e ricerca. Sono certo che il suo contributo sarà prezioso per il Csm. L’unanimità dei consensi di oggi, rappresenta il riconoscimento dell’autorevolezza di Cassano”.