Blitz della Squadra Mobile di Napoli, che ha eseguito un’ordinanza di misure cautelari nei confronti di quattro persone, nell’ambito delle indagini sul caso dei falsi tamponi negativi utilizzati dalla famiglia di Maria Bosti, figlia di Patrizio Bosti, ritenuto capo dell’Alleanza di Secondigliano.
In particolare, l’ordinanza dispone gli arresti domiciliari per due medici, una donna di 62 anni e un uomo di 70 anni, accusati di corruzione e falso. Inoltre, il titolare di un laboratorio di analisi di San Giorgio a Cremano è stato condannato al divieto di svolgimento della professione per 12 mesi. Invece il 22enne Salvatore Esposito, figlio di Maria Bosti, è indiziato per corruzione, falso e falsa attestazione a Pubblico Ufficiale su qualità personali, proprie o altrui.
Pertanto, il caso risale a fine 2021, quando la famiglia di Maria Bosti e del marito Luca Esposito stavano partendo per festeggiare il Capodanno a Dubai, grazie all’intermediazione e alla complicità della dottoressa 62enne e dietro il pagamento di 300 euro consegnati al titolare del laboratorio di analisi. Infatti, quest’ultimo avrebbe ottenuto tamponi falsificati che attestavano la negatività al Covid-19 di Maria Bosti e della figlia Susy Esposito, in realtà positive.
Tuttavia, la partenza non è comunque avvenuta, poiché l’intera famiglia era sottoposta ad un controllo Covid-19 a campione, che ha accertato la positività delle due donne, a seguito della quale è stato rifiutato l’imbarco. Infine, il medico è anche indagato per aver rilasciato certificazioni false attestanti l’avvenuto vaccino ad altri soggetti, da alcuni dei quali avrebbe ricevuto un corrispettivo in denaro.