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CAIVANO. Italia Viva chiede che il caso Peluso sia portato in Consiglio. Il PD nicchia e M5S chiede deleghe importanti

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CAIVANO – Mentre il primo cittadino si diverte a pubblicare foto di lasagne e migliaccio in occasione del Carnevale e a crogiolarsi nella sua intuitiva preferenza sulla Schlein alle primarie del PD, tentando di comunicare ai suoi concittadini di avere tutto sotto controllo, in realtà, la sua posizione diventa sempre più scomoda ma stavolta non ha amici o alleati veterani che possano suggerirgli la soluzione, visto che il partito che oggi fa il bello e il cattivo tempo non è quello che ingloba le sue amicizie storiche. Ma veniamo ai fatti.

Azzerata la giunta ora i problemi per trovare gli equilibri giusti, ammesso che finora siano stati trovati, diventano sempre più grandi. Tutto parte dalla sfiducia mossa da alcuni esponenti di maggioranza nei confronti di Carmine Peluso che a detta di questi, il suo settore avrebbe speso circa due milioni di euro in manutenzione per lasciare la città nello stato in cui versava prima se non peggio. Dal canto suo “Italia Viva” fa sapere alla fascia tricolore che se davvero i problemi della giunta partono dall’Assessore all’Urbanistica allora è bene che se ne parli e si affronti il problema in Consiglio Comunale davanti alla cittadinanza. Proposta più che legittima visto che anche i cittadini caivanesi sono stufi della convenzione “i panni sporchi si lavano in famiglia”. Per il partito renziano chi non vuole Peluso al suo posto è giusto che ci metta la faccia e staremo a vedere se il Sindaco farà diventare la questione, una questione pubblica.

Il PD invece lascia l’oggetto del contendersi in mano a “Italia Viva”, forse perché in cuor suo sa che i renziani la spunteranno anche questa volta facendo in modo che nulla cambi nella nomenclatura del nuovo esecutivo. I dem si dichiarano disponibili a cambiare i propri assessori a patto che ci sia un reale azzeramento di giunta. In maniera contraria, se solo un solo nome venga riconfermato, i dem saranno pronti a riconfermare Ariemma e Della Rocca come loro rappresentanti in giunta.

Il Movimento 5 Stelle riconferma le nostre indiscrezioni chiedendo più peso all’interno dell’esecutivo con deleghe più importanti, per loro la questione del nome diviene secondaria e navigano sulla stessa scia del PD, se azzeramento fosse, per i pentastellati non ci sarebbe nessun problema a indicare un altro nome diverso dalla Bervicato.

L’unico a non parlare è “Articolo Uno” che già ha avuto abbastanza e forse anche troppo dal primo cittadino, confermando e riconfermando l’Assessore evasore fiscale Maria Donesi. Cosa molto strana ma piuttosto comprensibile per un comunista convinto come Antonio Perrotta che da un lato imbraccia lotte di legalità e dall’altro lato si batte per gli interessi dei suoi amici e parenti, vedi pure il conflitto di interessi che colleziona avendo la figlia come compagna del titolare della So.Ge.r.t S.p.A. attuale agenzia di riscossione del Comune di Caivano.

Inoltre il partito del bello e cattivo tempo ha in seno un altro problema, da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, il primo non eletto Ciro Pisano, che alle scorse elezioni ha collezionato solo dieci preferenze in meno rispetto all’attuale Assessore Pasquale Mennillo, in nome di una rotazione democratica in giunta ha chiesto espressamente al Segretario di partito di prendere in considerazione, dopo metà mandato, una sua candidatura a nuovo assessore al posto del succitato Mennillo, esprimendo anche la preferenza alla delega. Il giovane giornalista pascarolese, conosciuto sul territorio principalmente per le sue lotte sociali imbracciate per nome e per conto del mondo dell’Associazionismo, preferirebbe ottenere la delega alla legalità e alla trasparenza. Vedremo come i renziani gestiranno anche il fuoco amico in casa propria, visto che Pisano sarebbe una figura troppo scomoda per il modus operandi finora dimostrato da questo gruppo politico.

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