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Cronaca

Napoli, ragazzini sorpresi a urinare in un vicolo: picchiati da baby gang

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Episodio di violenza avvenuto a Napoli, nei pressi dell’Orientale, nel quale un gruppo di ragazzi è stato minacciato e poi aggredito poiché sorpresi ad urinare in un vicolo.

Pertanto, una delle vittime ha denunciato i fatti al deputato Francesco Emilio Borrelli:

“Ero con un gruppo di amici in zona Orientale, in tutto eravamo sei. Ad un certo punto, un mio amico doveva andare in bagno e lo abbiamo quindi accompagnato in un bar, che però ne era sprovvisto. Così allora, data l’emergenza, abbiamo optato per il vicolo lì dietro. Allora sono spuntati fuori una ventina di ragazzi, tra cui diversi minorenni più piccoli di noi, che ci hanno detto che non avremmo dovuto permetterci di orinare lì, perché quella è zona loro. Io ho subito ricevuto uno schiaffo, ma non ho reagito e ci siamo allontanati, ma loro ci hanno inseguito e picchiato ed hanno continuato a malmenarci anche quando eravamo a terra inermi. A me hanno dato calci alla schiena e in faccia. Il mio amico ha subito una frattura al naso e alla mandibola. Sono stato in ospedale tutta la notte”.

Ecco la replica di Borrelli e del conduttore radiofonico Gianni Simioli:

“Ogni volta restiamo sbalorditi ed inorriditi di fronte alla ferocia di certi ragazzini, che sono evidentemente educati alla cultura della violenza e non hanno alcuna considerazione per la vita umana, dato che rischiano di ammazzare gli altri per un nonnulla. La somma tra inciviltà, delinquenza, esasperazione e violenza ha creato un mix terrificante. Nessuna violenza è accettabile, ma è anche vero che le strade e i vicoli di Napoli non possono essere utilizzati come orinatoi pubblici. Da anni ci battiamo per i servizi pubblici comunali, che eviterebbero almeno una parte di questi problemi. La situazione al centro storico poi è tragica, la criminalità vera, quella dei clan e quella delle baby-gang ha preso il sopravvento da anni, e purtroppo ancora non la si riesce a contrastare in modo efficace anche perché pure i controlli latitano”.

Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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