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Cronaca

ONLUS Raggio di Sole: Non siamo noi la Cooperativa raggiunta dal provvedimento interdittivo antimafia

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CASORIA – Riceviamo e pubblichiamo: “In merito ad una notizia apparsa ieri 17 Febbraio 2023 su Ansa, Il Mattino e altre testate giornalistiche hanno dato seguito precisando: “Otto interdittive antimafia tra Sant’Antimo e Frattamaggiore con aziende legate alla famiglia dell’ex Senatore Cesaro”.

Ci corre l’obbligo informare che la Società Cooperativa Raggio di Sole menzionata nei vari articoli di stampa, tra l’altro la sua denominazione riportata in maniera tronca, non si configura nella maniera più assoluta nell’identità della scrivente né nella denominazione né nell’oggetto sociale né tanto meno nell’indirizzo della Sede legale e/o operativa.

La Cooperativa citata che è stata raggiunta dal provvedimento di interdittiva antimafia n.0052724 del 16 Febbraio 2023 ha sede in Sant’Antimo alla via Lecce n°14 ed è denominata “Società Cooperativa Edilizia Raggio di Sole ARL” con oggetto sociale “Edilizia in genere, compresi anche quelli di carpenteria in legno e in ferro”.

Premettendo che la nostra Cooperativa è denominata “Cooperativa Sociale Raggio di Sole Onlus”, il nostro Consiglio di Amministrazione, in queste ore, sta valutando la possibilità di adire per vie legali in tutela della propria immagine verso le testate giornalistiche che hanno dato eco alla notizia, omettendo l’interezza della denominazione della sopra citata cooperativa, gettando nel dubbio quanti conoscano l’integerrima reputazione che contraddistingue la scrivente e che tuttora vede la sottoscritta gestore dell’Asilo Nido della Presidenza del Consiglio, dei servizi ai minori del Quartier Generale della Guardia di Finanza a Roma, della gestione degli asili nido dell’aeroporto militare dell’aeronautica di Pratica di Mare, dell’Ospedale San Martino di Genova, dell’Azienda Ospedaliera A. Cardarelli di Napoli, dell’ Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli, del Ministero della Difesa della Caserma Riberi di Torino, giusto per citare solo quelli tra i più importanti dei circa 90 asili gestiti sul territorio nazionale.

L’oggetto sociale della scrivente, totalmente differente dalla cooperativa raggiunta dal provvedimento di interdittiva antimafia, riguarda tutti i servizi sociali appartenenti al mondo del Terzo Settore, con specifico riguardo alla gestione degli asili nido pubblici e aziendali.

La nostra è un’azienda in netta crescita di fatturato e reputazione che vanta anche appalti affidati in ATI con altri enti e prossimamente darà avvio ad un nuovo servizio nella gestione di un “Caseificio Sociale” che sorgerà tra qualche giorno all’interno di un bene confiscato alla camorra.

Per questi e tanti altri motivi, la scrivente sente il bisogno impellente di tracciare una netta linea di differenza con altri enti di Terzo settore che, stando alle ultime notizie, amministrano in modalità molto lontane dalla nostra concezione di fare impresa e sociale a livello nazionale“.

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Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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