Episodio sconvolgente avvenuto negli Stati Uniti d’America, dove l’undicenne Jesse Brown ha perso la vita per un batterio mangia-carne.
In particolare, il giovanissimo era appassionato di moto cross e si stava allenando al tapis roulant, quando la sua caviglia ha cominciato a gonfiarsi dopo una storta, coperta da chiazze violacee e rosse, simili a lividi. In seguito la situazione è peggiorata, poiché Jesse si è ritrovato con il cervello gonfiato e ha dovuto perciò essere ricoverato in terapia intensiva.
Tuttavia, per il piccolo non c’è stato nulla da fare, perché aveva già contratto un’infezione da streptococco A, che in poche ore si è trasformato nel batterio mangia-carne che lo ha ucciso.
Pertanto, la patologia che lo ha condotto alla morte è la fascite necrotizzante, un’infezione degli strati profondi della pelle e dei tessuti sottocutanei, che si espande rapidamente attraverso la componente molle del tessuto connettivo che permea il corpo umano. Essa, se non viene curata in tempo, può presentarsi sotto forma di bolle, vescicole e trombosi capillare.