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Linea 6, orizzonte 2024 per la riapertura, sopralluogo della Commissione consiliare infrastrutture

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Un soprallugo per la verifica dello stato dei luoghi, delle condizioni dei treni e per fare il punto della situazione sulla Linea 6 con l’ingegner Vincenzo Orazzo, dirigente responsabile divisione “Trasporti metropolitani e funicolari” Anm e direttore di esercizio Linea 1 e Linea 6 della Metropolitana di Napoli. E’ quanto effettuato questa mattina, presso la stazione “Mostra” di Fuorigrotta, dalla Commissione consiliare comunale Infrastrutture, mobilità e protezione civile, presieduta da Nino Simeone.

Un’apertura sull’intera tratta Mostra-Municipio entro il primo semestre del 2024. E’ questo l’orizzonte a cui si lavora per vedere la Linea 6 in esercizio. Alla riapertura saranno disponibili 5/6 treni, non di ultma generazione, revampizzati, sui quali è stato fatto negli ultimi tre anni anche un attrezzaggio di bordo di un sistema di segnalamento sicuro, come illustrato dal dirigente Anm Vincenzo Orazzo nel corso del sopralluogo. La frequenza sarà di una corsa ogni 13,5 minuti per 210 passeggeri su un percorso di circa 6 km.  Sulla linea è stata completata l’elettrificazione, mentre l’ultimazione della stazioni mancanti è prevista entro la primavera del 2023. Sono in corso verifiche funzionali e di sicurezza, che proseguiranno anche nei prossimi mesi.  

Ci aspettiamo per i prossimi mesi di aprire finalmente la stazione della Linea 1 del Centro Direzionale. Spero di riuscire a portare a casa questo risultato, che è fondamentale, come cittadino e non come amministratore. La città sta aspettando di avere queste risposte e noi come Commissione, in quanto organo di indirizzo e controllo, siamo presenti”, ha affermato il presidente della commissione Nino Simeone al termine del sopralluogo. La linea 6 della metropolitana di Napoli è stata ideata nel 1979 e fa parte della rete di trasporto pubblico su ferro prevista dal Piano comunale dei trasporti per l’area metropolitana di Napoli (PCT). La linea si inserisce nel corridoio plurimodale litoraneo Est-Ovest (Fuorigrotta-Riviera di Chiaia-Centro-Porto) della città di Napoli, a collegamento tra i nodi d’interscambio di Campi Flegrei (linea 2, 7 e 8), Mergellina (ferrovie FS) e Piazza Municipio (Linea 1), e si estende in galleria dal nodo Campi Flegrei al nodo di Piazza Municipio per una lunghezza di circa 6,4 km con 8 stazioni (Mostra, Augusto, Lala, Mergellina, Arco Mirelli, San Pasquale, Chiaia, Municipio).   

Con il finanziamento concesso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti pari ad € 210.500.000,00 si è avviata la fase 2 della realizzazione del deposito-officina della Linea 6. Attualmente la Linea 6, infatti, non è dotata di un deposito strutturato ma, utilizza un deposito/officina provvisorio ubicato lungo il tracciato ferroviario presso la stazione Mostra. Per garantire le esigenze di ricovero e manutenzione dei rotabili attuali e di quelli di prossima acquisizione, risulta indispensabile realizzare un deposito adeguato che sarà ubicato presso l’area dell’ex Arsenale di via Campegna.

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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