Massi e tronchi trascinati a valle dal fiume di fango potranno diventare materiale utile per la riqualificazione. È il senso dell’ultima ordinanza emessa dal commissario all’emergenza frana Giovanni Legnini, che ha stabilito di riutilizzare i detriti della tragedia di Casamicciola per mettere i luoghi in sicurezza. I detriti franosi saranno ceduti gratuitamente ai cittadini di Casamicciola, con priorità per quelli che hanno subito danni dalla frana o dal sisma dell’agosto del 2017, con l’obiettivo di un riutilizzo virtuoso come ad esempio il ripristino, l’ampliamento o la realizzazione di muri a secco che facciano da protezione dai fenomeni franosi ed alluvionali.
Nel provvedimento emesso ieri Legnini si è occupato anche di altre due problematiche scaturite dalla alluvione, in primis lo smaltimento delle molte migliaia di tonnellate di fango che hanno invaso case, strade e piazze di Casamicciola. Nell’archivio del comune isolano è stato reperito un progetto del 2013 che prevedeva il completamento del porto turistico con una colmata a mare da realizzarsi davanti al complesso del Pio Monte della Misericordia e per la quale potrebbe essere utilizzata proprio l’enorme quantità di terreno franato a valle.
L’ordinanza, inoltre, istituisce un tavolo tecnico permanente con le società di distribuzione e riallaccio di energia elettrica e degli altri servizi pubblici a rete e per ripristinare i servizi di illuminazione, e infine nomina in qualità di soggetto attuatore la Città metropolitana di Napoli per la rapida predisposizione del solo progetto definitivo per le opere di messa in sicurezza del costone in frana prospicente la SS 270, riservando la decisione di attuazione degli interventi alla struttura commissariale.