CASAVATORE – Un’altra tegola si abbatte sulla già debole e litigiosa amministrazione di Piazza Di Nocera: dopo la “cacciata” in malo modo dei due Consiglieri disobbedienti, poi tornati all’ovile con tanto di dichiarazione di sudditanza resa via social, e dell’Assessore da loro suggerito, espulso nuovamente nonostante il successivo “richiamo” corredato da imbarazzanti scuse, è la volta della Vice Sindaco dott.ssa Elisabetta Puzone, che di sua iniziativa getta la spugna e il pallone in tribuna, lasciandosi andare a ciò che qualcuno vorrebbe far apparire come un semplice sfogo ma che rivela, ad un’attenta lettura, accuse abbastanza gravi.
Nella missiva in cui rassegna le proprie dimissioni, infatti, la dottoressa riferisce di “settori divenuti vere e proprie roccaforti di potere, che purtroppo continuano a condizionare il buon andamento politico ed amministrativo”, ed aggiunge che sarebbe “impossibile continuare a far parte di una politica che non riesce a fare sintesi, programmare e muoversi in maniera coesa”.
Parole, queste, non certo gentili nei confronti di chi, fino a poche settimane fa, dirigeva simbioticamente la Giunta con pochi fidati scudieri, compresa la fedele Vice, nella stanza ovale del Comune, nonostante in campagna elettorale lo stesso Sindaco fosse stato crocifisso in pubblica piazza, anche da esponenti di un certo calibro del Movimento. Ma tutto questo è storia passata. Dopo soli pochi giorni, e la promessa di una brillante carriera, il Sindaco Maglione divenne l’icona della salvezza del Paese, sottoscrivendo un contratto in 7 punti da realizzare NELL’IMMEDIATO.
Una riabilitazione durata poco, quindi, giusto il tempo di capire che il Sindaco non aveva in realtà mai avuto alcuna intenzione di rispettare gli impegni presi (NESSUNO di quei punti è stato realizzato, né seriamente preso in considerazione), e di rendersi conto di far parte di un’amministrazione paralizzata, da quanto traspare dalle dichiarazioni della Puzone, da “centri di potere” evidentemente assecondati da una politica anch’essa amante della burocrazia per ragioni anagrafiche, o semplicemente incapace di contrastarne lo strapotere. “La seconda che hai detto”, suggerisce qualcuno.
Resta adesso da capire QUANDO l’unico superstite del Movimento, il Consigliere Sorrentino entrato in maggioranza, ricordiamo, solo grazie alle dimissioni della Puzone per la delega a lei assegnata, deciderà di passare all’opposizione, come sarebbe naturale, oppure di dimettersi lasciando spazio alla prima non eletta, sì da portare nel civico consesso energie nuove e libere da preesistenti legami innegabilmente consolidati prima e dopo le elezioni.
Sarebbe infatti poco credibile un’opposizione da parte di chi, sino ad oggi, ha strenuamente difeso l’attuale maggioranza, sedendo alla destra del Sindaco stesso. A meno che, ovviamente, per accordi già decisi nelle segrete stanze, lo stesso Sorrentino non dovesse autonomamente decidere di prendere apertamente le distanze dalle dichiarazioni della Puzone, confutandole e gettando ancor più nello sconforto gli elettori locali del Movimento e smontando così una per una le accuse della sua compagna di battaglie, con l’inevitabile discredito che ciò comporterebbe. Oddio, più che battaglie, a giudicare dal tenore e dagli scarsissimi risultati, simpatiche marachelle.