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Sanremo 2023, le sorprese dell’ultima serata: dai Depeche Mode a Gino Paoli fino al bacio tra Rosa Chemical e Fedez

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La 73esima edizione del Festival di Sanremo si chiude come meglio non poteva, visto che la quinta e ultima serata ha riservato non pochi colpi di scena.

In particolare, si è aperta con l’omaggio di Gianni Morandi a Lucio Dalla, che quest’anno avrebbe compiuto 80 anni, sulle note di ‘Piazza Grande’, ‘Futura’ e ‘Caruso’. Poi è stata la volta dei cantanti in gara, con Elodie ad aprire le danze e Shetu a chiuderle, nel mezzo una carrellata di ospiti internazionali e non.

Innanzitutto i Depeche Mode, che dopo 33 anni tornano a calcare il palco dell’Ariston, e lo fanno alla loro maniera, sulle note del nuovo singolo ‘Ghosts Again’ e uno dei loro più grandi successi, ‘Personal Jesus’. Poi tocca a Gino Paoli e Ornella Vanoni, che nonostante l’età riescono ancora ad emozionare, con ‘Questa lunga storia d’amore’ e ‘L’appuntamento’.

Tuttavia, a prendersi la scena per motivi diversi sono la coppia più chiacchierata dello showbiz, ossia Chiara Ferragni e Fedez. La prima è la madrina della serata, con la solita classe ed eleganza che la contraddistinguono, mentre il marito è protagonista suo malgrado del momento clou della serata, con Rosa Chemical che durante la sua esibizione, prima lo trascina sul palco e poi lo bacia, suscitando la sorpresa del pubblico e della stessa moglie, la quale si dice senza parole. Merita una menzione a parte Luisa Ranieri, che con la sua bellezza verace e senza tempo, domina la scena durante il suo ingresso.

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A Napoli la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre

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Nella solennità di San Francesco di Paola, patrono della “Gente di Mare”, nella omonima Basilica Pontificia di Napoli, in piazza del Plebiscito, a Napoli, si è tenuta la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre, di terra, di cielo e del mare.

Numerosa la partecipazione di autorità civili e militari, tra cui il Viceprefetto di Napoli, Dario Annunziata, dell’Ammiraglio Ispettore della Marina Militare Pierpaolo Budri, del presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Napoli Antonio Varriale.

È stata deposta una corona in memoria dei caduti a cura dell’Anmi, mentre il Presidente della Delegazione Provinciale dell’Oncsc Alfredo Migliaccio ha ribadito lo spirito di cooperazione tra le componenti associative d’arma, che rendono viva la memoria di chi ha combattuto per garantire la nostra stessa esistenza.

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Effetto dazi sulle Borse mondiali: “rischio di recessione per l’economia mondiale”

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I dazi di Trump “liberano l’America” ma fanno crollare i mercati, da Parigi (-3%) a Wall Street (-2,76%), con il Nasdaq in calo di oltre il 4%.

Milano lascia sul campo il 2,8%. Francoforte il 2%, Londra l’1,43%, favorita da tariffe più leggere rispetto agli altri Paesi, e Madrid l’1,23%. Il crollo del greggio (Wti -7% a 66,67 dollari al barile) e le tariffe commerciali sull’acciaio frenano Tenaris (-8,22%), Saipem (-6,86%), Prysmian (-5,08%), Antofagasta (-7,25%) e Anglo American (-6,44%).

“Le prospettive per l’export e l’impatto diretto e indiretto dei dazi sono un grosso motivo di preoccupazione“. Lo si legge nel resoconto (minute) della riunione della Bce del 5 e 6 marzo, che dà conto anche dei dubbi dei Governatori sul segnale da dare sui tassi d’interesse: i membri del Consiglio direttivo giudicavano “importante” che la comunicazione non dia un segnale in alcuna direzione in vista del meeting di aprile, “tenendo sul tavolo sia un taglio dei tassi che una pausa, in funzione dei dati in arrivo”.


(fonte: Ansa)

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Commercio, sempre più negozi cittadini e centri commericali chiudono con ricadute sull’occupazione

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Sempre più negozi cittadini chiudono con ricadute sull’occupazione.
Se ne apre uno, abbassano la serranda tre, secondo un noto sindacale nazionale di settore.
La crisi è stata acuita ultimamente dalle vendite on-line con consegna a domicilio, di questo passo si rischia che i centri urbani, senza più esercenti, diventino città-dormitori, più brutte, deserte e anche più pericolose.

“Assolutamente sì, è indispensabile un intervento dall’alto per fermare questa deriva che sta arricchendo sempre gli stessi colossi globali e impoverendo le economie locali. In Italia, il commercio fisico è stato lasciato senza strumenti per competere – dice Gaetano Graziano, Vicepresidente dell’associazione dei direttori dei centri commercialiAltri Paesi – continua – hanno capito il rischio e hanno agito: la Francia ha imposto una tassazione sui giganti del web per riequilibrare la concorrenza, la Germania ha investito nel supporto tecnologico ai negozi e il Regno Unito ha ridotto le imposte sugli esercizi commerciali per abbattere i costi di gestione. Nel nostro Paese, invece, non si è fatto nulla di tutto questo, con il risultato che le chiusure aumentano e i centri urbani si svuotano. Senza una strategia nazionale che includa sgravi fiscali, incentivi per la digitalizzazione e una regolamentazione più equa per l’e-commerce, il commercio locale sarà destinato a scomparire, con conseguenze gravissime sul PIL, sull’occupazione e sulla qualità della vita nelle nostre città.”

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