CAIVANO – L’Amministrazione Falco, Sindaco compreso, fa orecchie da mercante. Sull’argomento che sto per trattare ci sono già passato ma delle critiche, quelle costruttive, il primo cittadino se ne infischia e ricasca nell’errore.
Era il 30 novembre quando, attraverso queste pagine, mettemmo in risalto la sprovvedutezza di un Sindaco che prende parte ad un evento organizzato dai bambini che la sua amministrazione ha lasciato al buio per parecchi giorni e che due giorni dopo sono rimasti anche al gelo con tanto di caloriferi e caldaie rotte (leggi qui). Dal primo giorno di novembre ad oggi nulla è cambiato e con queste temperature i bambini della “De Gasperi” di via Rosselli sono costretti a battere i denti per restare aggiornati sul programma didattico.
Ma il Sindaco menefreghista continua con il suo modus operandi: come se nulla di grave stia accadendo in quel plesso scolastico si presenta, con la sua fascia tricolore tatuata sulla pelle, presso il teatro dello stesso istituto alla prima presentazione del libro “Il Rovescio della Medaglia. Dinamiche sottese e agito manifesto del bullismo” scritto dalla docente pedagogista Nadia Elisabetta Peschechera.
Un evento svoltosi nel freddo gelido della scuola, nel totale imbarazzo dei presenti e nell’assurdità della vicenda ma con un Sindaco sempre pronto a prendersi meriti e applausi, ammesso che ci siano stati.
Tra l’altro il Sindaco oramai si è impiantato i tappi di cerume vita natural durante alle orecchie visto che le stesse modalità le sta usando con i Consiglieri di “Siamo Caivano” ex “Noi Campani” che già da quindici giorni hanno chiesto l’azzeramento della giunta e non hanno ricevuto alcuna risposta dalla fascia tricolore. I cenerentola della maggioranza per il primo cittadino devono continuare ad essere tali. Troppo delicati gli equilibri per accontentare chi, nella testa del Sindaco Falco, non conta nulla o si accontenta di poco.
Di questo editoriale sarei curioso invece di conoscere l’opinione del fratello del Sindaco che non conoscendo la materia e non avendo mai avuto un rapporto sano con la Stampa – qui difendo la categoria – si permette di scrivere idiozie a mezzo social. Idiozie che denotano tutta la sprovvedutezza e la superficialità della famiglia Falco. Caro Donato, mi dica, adesso da chi è stato commissionato questo editoriale dalla verità, da qualcuno che mi ha pagato o da lei stesso con questo post?