La storia che vi stiamo per raccontare, riguarda un bimbo di 9 anni affetto da autismo. Ebbene, la sua insegnante di sostegno è accusata di aver maltrattato e talvolta lasciato da solo il piccolo, studente di una scuola elementare della Bassa Padovana, nel periodo compreso tra settembre e dicembre.
In particolare, ad incastrare la 40enne, ci hanno pensato le telecamere installate nella scuola, le quali avrebbero ripreso i comportamenti poco ortodossi della maestra nei confronti del bambino. Pertanto, tutto è partito da segnali di malessere lanciati dal bimbo, che appariva sempre più irrequieto e aggressivo in casa, insospettendo il padre.
In seguito, l’uomo si è rivolto ai carabinieri, che nei giorni scorsi hanno fatto recapitare all’indagata l’avviso di conclusione delle indagini preliminari e l’informazione di garanzia. A questo punto, la donna dovrà rispondere di maltrattamenti, con l’aggravante di averli compiuti ai danni di un minore o persona disabile.
Tuttavia, nell’informazione di garanzia, la maestra avrebbe più volte strattonato l’alunno trascinandolo per un braccio. Invece, altre volte, sarebbe arrivata a metterlo forzatamente seduto su una sedia e a trattenerlo lì contro la sua volontà. Poi le provocazioni e i dispetti, come quando avrebbe buttato giù la torre di mattoncini, costruita con pazienza dal bimbo, la cui reazione fu quella di mordergli il braccio.
Inoltre, l’alunno sarebbe stato abbandonato a sé stesso invece che seguito. Infatti, ella lo trascurava ripetutamente e per periodi prolungati, al fine di consultare e utilizzare il proprio telefono cellulare, talvolta inventando scuse per liberarsi del bambino.