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GDF Napoli. Intensificando i controlli presso sale giochi e scommesse, sequestrati un circolo privato e 8 apparecchi illegali

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Otto i videopoker illegali sequestrati dai finanzieri del Comando Provinciale di Napoli in un circolo privato cittadino adibito a sala slot clandestina. Due persone sono state segnalate alla locale Autorità Giudiziaria. In particolare, le Fiamme Gialle del 2° Nucleo Operativo Metropolitano di Napoli, nel corso di un servizio predisposto nel quartiere San Lorenzo di Napoli, hanno individuato un locale dove erano illecitamente detenuti diversi apparecchi riconducibili alla tipologia dei videopoker, riproducenti graficamente carte da gioco tipo
francesi e numeri.

Il controllo si è concluso con il sequestro degli apparecchi e del locale, di circa 30 mq, nonché con la denuncia alla Procura della Repubblica di Napoli di un italiano gestore del circolo e di un avventore, intento a giocare con uno degli apparecchi attivi. Nel corso di un secondo intervento all’interno di una sala raccolta scommesse autorizzata, nel quartiere San Giovanni a Teduccio, i militari hanno contestato al gestore le violazioni connesse all’accertata presenza di 10 minorenni, di cui 5 intenti a partecipare alle scommesse sportive.

Solo nel corso dell’ultimo trimestre del 2022, i Reparti del Comando Provinciale hanno eseguito 44 interventi, con l’accertamento di 31 violazioni e la denuncia a piede libero di 11 responsabili per violazioni penali. L’intervento odierno testimonia il costante impegno del Corpo nella repressione anche del gioco d’azzardo, fonte di finanziamento per gli ambienti della criminalità organizzata e insidioso pericolo per le fasce più deboli della popolazione, spesso vittime di ludopatia

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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