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Benevento. 47enne assunta per lavorare in un ospedale “costretta a fare la pendolare senza speranza di riavvicinarmi”

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La giornata lavorativa di Giovanna Santamaria, 47enne operatrice sociosanitaria, residente a Benevento, comincia alle 4.30 del mattino con un viaggio in auto per raggiungere l’ospedale di Cassino, dove ha trovato lavoro nel periodo dell’emergenza Covid. «La mia storia dice è simile a quelle di tanti altri lavoratori costretti ad andare via dalla propria città oppure costretti a decidere di viaggiare tutti i giorni per poter vivere dignitosamente e garantire il necessario alla famiglia. Fui convocata subito e, nel mese di aprile, cominciai a lavorare nei reparti Covid, cercando di soffocare la paura che mi attanagliava. In quella fase, di Covid si moriva ma, essendo rimasta vedova molti anni fa e avendo due figlie a carico, non ho potuto e saputo resistere alla prospettiva di un lavoro ben remunerato, nonostante fossi consapevole del rischio di essere contagiata, stando a contatto quotidianamente con persone malate».

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