La storia che vi stiamo per raccontare è quella di Ilia, 21enne ucraino affetto da un tumore. La scoperta è avvenuta il 20 gennaio 2021, quando il giovane si era svegliato con un dolore fortissimo al fianco, che l’ha costretto a recarsi in ospedale per capire cosa avesse.
Pertanto, una volta appurato che si trattasse di un tumore al surrene destro, egli è stato portato d’urgenza in sala operatoria, ma ad un certo punto i medici fermano l’intervento a causa di una forte emorragia. Purtroppo, per il giovane sembra non ci sia più niente da fare, poiché il tumore è troppo esteso, e perciò viene dimesso.
Tuttavia, in marzo, il suo caso finisce nelle mani degli oncologi Salvatore Tatufo e Alessandra Bacigliano, operanti presso l’ambulatorio di tumori neuroendocrini dell’ospedale Pascale, che dopo aver accertato l’impossibilità di eseguire un altro intervento, decidono di sottoporre il paziente a terapia radio-metabolica.
Per fortuna, tale terapia comincia a dare i primi frutti nel luglio 2021, quando il Direttore di Medicina Nucleare Dino Lastoria effettua una seconda Pet, dal cui referto si nota una riduzione della massa tumorale e la scomparsa del dolore nel paziente.
Tuttavia, il tumore non è ancora operabile, e così gli viene prescritta una terapia conservativa e un controllo ogni 3 mesi, che nel gennaio di quest’anno riportano Ilia in sala operatoria, e questa volta l’intervento risulta completamente riuscito e il giovane può tornare a casa. Ora dovrà continuare le cure, questo sì, ma se entro i prossimi due anni egli non riscontrerà delle recidive, potrà avere una vita normale.
Ecco il commento del direttore sanitario del Pascale Maurizio Di Mauro:
“Questo brillante risultato è stato possibile, grazie alla collaborazione e dedizione di tutti i gruppi coinvolti, un vero approccio multidisciplinare oggi indispensabile per la presa in carico dei pazienti oncologici”.