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Napoli. Matteo braccato allo stadio per aver trattenuto un pallone

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“Sto facendo parlare di me? Speravo succedesse per qualcosa di migliore…”. Matteo inizia a parlare così, con ironia, rivolgendosi al suo intervistatore Gianni Simioli. L’ospite della Radiazza di Radio Marte è il 16enne cui è stato comminato un Daspo per non aver restituito un pallone finito sugli spalti durante Napoli-Cremonese di Coppa Italia.

Al di là delle intenzioni, il ragazzo inizia poi a raccontare i concitati attimi “Ho preso il pallone e ho visto tre steward scendere e avvicinarsi. Sono scappato, tenendo il pallone con me. Mi rincorrevano. Quando sono salito sopra uno steward mi ha fatto lo sgambetto e sono caduto. Il pallone però non l’ho lasciato. Mi hanno accerchiato una quindicina di steward.

Simioli ha poi ricevuto in diretta la telefonata di Maria, una steward del Maradona. “Il ragazzo non sta dicendo la verità”, è la ricostruzione della donna. “Chi entra allo stadio accetta il regolamento dell’impianto – prosegue – Condanno il modus operandi degli steward se sono stati violenti, però il ragazzo doveva restituire immediatamente quel pallone. Se degli steward si avvicinano con educazione, perché Matteo risponde ‘il pallone è mio e non te ridarò’?”.

Capisco la passione e la voglia di portarsi a casa quel pallone – spiega – Ma veramente state facendo che questo ragazzino deve avere un Daspo e sporcarsi la fedina penale per un pallone?”, incalza la steward, che pure non si dice convinta della severità della pena.
Simioli si è quindi rivolto direttamente a Matteo in chiusura: “Io devo dirti che non lo devi fare, però ti capisco, a 16 anni l’avrei fatto anche io”.

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