Eva Kaili è stata torturata. Almeno questo è quanto sostiene il suo avvocato Michalis Dimitrakopoulos, al termine dell’udienza davanti alla Camera del Consiglio, l’organo deputato a valutare la richiesta di scarcerazione per la politica greca, coinvolta nell’inchiesta Qatar Gate.
Ecco la denuncia del legale:
“La scorsa settimana è rimasta per tre giorni in isolamento, e per tre giorni l’hanno tenuta con la luce accesa, faceva freddo e non le hanno dato una coperta. Era indisposta e ha perso molto sangue. Questa è tortura, siamo al Medioevo”.
Poi, prosegue: “Eva Kaili affronta le accuse, ma c’è sempre la presunzione d’innocenza, siamo in Europa! Queste condotte violano la Convenzione europea dei diritti dell’uomo, questi fatti costituiscono tortura, questi fatti rispecchiano il Medioevo. Spero in un processo equo, siamo in Europa”.
A questo punto, la giustizia belga deve decidere se estendere la detenzione dell’esponente politica ellenica o disporre misure alternative. Pertanto, la decisione è attesa per il pomeriggio.
