Come spiega una nota del dirigente del servizio gestione Tari, è stato un “problema tecnico tra lo stampatore e il recapitista” degli avvisi di pagamento del saldo 2022 a determinare un ritardo nella consegna ai contribuenti. Gli avvisi, infatti, a molti cittadini sono stati consegnati oltre la scadenza di legge del 16 dicembre 2022, stabilita per il pagamento della Tassa sui rifiuti urbani. “E’ vero che la Tari è in autoliquidazione – motiva il dirigente dell’ufficio comunale – ma è anche vero che il Comune ha fatto la scelta di inviare gli avvisi di pagamento per facilitare i contribuenti nelle operazioni di versamento e che i contribuenti hanno l’abitudine di ricevere gli avvisi“.
Facendo seguito alla protesta scritta del consigliere Nino Simeone, presidente della Commissione Infrastrutture che, come spiega lui stesso, “ne aveva fatta una questione di giustizia” in considerazione del disagio, l’Ufficio ha risposto rassicurando che “non saranno applicate sanzioni o interessi per il ritardato pagamento del saldo Tari 2022 purché il versamento avvenga entro il primo trimestre 2023“, il che significa entro e non oltre il 31 marzo 2023.