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Napoli. Sequestrate oltre tre tonnellate di sigarette per un valore stimato di circa 700.000 euro

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Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha sequestrato oltre tre tonnellate di sigarette di contrabbando a Napoli, in zona Fuorigrotta, e a Quarto (NA), per un valore complessivo stimato di circa 700 mila euro. Due gli arrestati, cittadini italiani, colti in flagranza di reato. L’operazione è stata condotta dai finanzieri del Gruppo di Nola che, durante le costanti attività di controllo economico del territorio, hanno individuato un furgone sospetto, condotto da un soggetto già conosciuto dalle stesse Fiamme Gialle. Dopo un pedinamento nel quartiere Fuorigrotta, i finanzieri sono riusciti a monitorare il veicolo fino all’ingresso in un garage che era stato adibito, almeno in apparenza, a magazzino per abiti: è in questo momento che i militari sono intervenuti, cogliendo in flagranza di reato due soggetti, un incensurato e un contrabbandiere gravato da diversi precedenti penali anche specifici, intenti a scaricare 50 casse di sigarette dal furgone.

Un carico di 500 kg di “bionde” che si andava ad aggiungere ad oltre 700 kg di T.L.E. di contrabbando già stoccati. L’attività degli investigatori è immediatamente proseguita concentrando l’attenzione su un garage, situato a Quarto (NA) risultato nella disponibilità di uno dei fermati. I militari sono, così, acceduti in un ulteriore deposito di T.L.E. di contrabbando, rinvenendo 1.850 kg di sigarette di varie marche, pronte per essere immesse
clandestinamente in vendita. L’operazione si è, così, conclusa con il sequestro di oltre tre tonnellate di sigarette di contrabbando e l’arresto dei due responsabili. Le attività in parola scaturiscono dall’intensificazione dei servizi di controllo economico del territorio volti a
contrastare il fenomeno del contrabbando di tabacchi lavorati esteri, particolarmente diffuso nell’area napoletana. Tale intensificazione, nel solo ultimo trimestre 2022, ha consentito ai Reparti del Comando Provinciale di sequestrare circa 7 tonnellate di T.L.E., di trarre in arresto 15 persone e denunciarne 98 a piede libero

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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