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Mugnano di Napoli: Parrucca e maschera tra i sequestri dei Carabinieri che hanno trovato armi droga. Arrestati

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Blitz dei Carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale che a Mugnano, città a Nord di Napoli, ha effettuato una serie di perquisizioni domiciliari. A finire in manette 4 persone, si tratta del 52enne Raffaele Maisto, del 46enne Raffaele Marrone, del 37enne Giacomo Vallefuoco e della 62enne Antonietta Sarnataro. I militari hanno rinvenuto e sequestrato all’interno di un calazaturificio nella disponibilità di Maisto 5 chili di cocaina, 2 chili e 100 grammi di hashish, 1 pistola Beretta calibro 22 e 1 pistola Glock calibro 9×19 con matricole abrase. La Glock era stata modificata con selettore di tiro a raffica e provvista di silenziatore. Sequestrati anche 1.260 proiettili di vario calibro tra i quali anche per l’Ak 47 e la somma contante di 143.570 euro.

Sequestrate anche una parrucca e una maschera, uno di quei camuffamenti che spesso si vedono nei film holliwoodiani ma anche in delitti di sangue o rapine. In casa di Marrone, invece, i Carabinieri hanno trovato 4.495 euro e 100 grammi di hashish. Per Vallefuoco una perquisizione grazie alla quale è stato possibile rinvenire e sequestrare 10 chili di hashish, 8 chili di marijuana, 110 grammi di cocaina e un fucile calibro 12 con matricola abrasa.
A casa della donna, infine, i militari hanno trovato 675 grammi di hashish.

Durante le diverse perquisizioni, effettuate anche insieme ai comandi Arma del gruppo di castello di Cisterna, sono state denunciate anche due persone: un 61enne trovato in possesso di 8.100 euro in contanti e un 31enne che invece di soldi in contanti ne aveva 5mila. Più di 13mila euro ritenuti provento illecito. Gli arrestati sono in carcere in attesa di giudizio mentre sul denaro e sulle armi sono in corso accertamenti. Per quanto riguarda le pistole e il fucile, queste saranno sottoposte ad accertamenti balistici per verificare il loro eventuale utilizzo in fatti di sangue o in altri delitti.

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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