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Napoli. Addio allo storico “Pasticciello” “Porteremo tutti nei nostri cuori” queste le parole dei proprietari

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Domenica si sono chiuse le porte di una bottega napoletana molto speciale: il Pasticciello di Lucia Taglialatela. Punto di riferimento dal 1984 nel Rione Luzzatti, portava avanti una tradizione familiare antichissima, ultracentenaria (era diretta prosecuzione della precedente pasticceria Barriciello, sita in via Carbonara fondata dalla nonna di Lucia nel 1917) con grande passione e con immenso amore. Emozionante l’addio di tutto il Rione nel weekend di chiusura del negozio, con migliaia di persone accorse solamente per salutare i proprietari, Enzo e Lucia. 

Nessun fallimento o dissidio familiare, semplicemente il naturale iter delle cose. Di conseguenza anche la chiusura è stata bizzarra: sono state stappate bottiglie di spumante, si sono ricevute lettere, fiori, piante, doni di ogni genere. È stata scritta anche una poesia su uno dei loro prodotti più amati, il pagnottiello. Il noto napoletanista Amedeo Colella, che conosce sin da bambino l’attività della famiglia Taglialatela, ha caramente lanciato su FB un evento di saluto al Pasticciello e sabato scorso era presente anche lui, con quell’affetto che solo un’antica e radicata conoscenza può creare. “Di solito sono le inaugurazioni che si festeggiano, qua si festeggia la chiusura… perché questo rimane un punto di storia”, le parole di Colella sull’attività della famiglia Taglialatela.

“Cari amici, si conclude per noi un ciclo importantissimo, durato una vita intera. Abbiamo compreso che è giunto il momento di ritirarci e di destinare le nostre energie a noi stessi e ai nostri nipotini.  Vi porteremo nei nostri cuori perché voi siete stati il nostro motore e la nostra ispirazione: nessuno di voi è solamente un cliente per noi ma tutti siete persone con cui abbiamo intrecciato rapporti umani che niente e nessuno potrà mai annullare, neanche una porta chiusa o un’insegna rimossa.

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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