L’arresto del boss Matteo Messina Denaro è sicuramente un duro colpo alla criminalità organizzata, anche se a questo punto restano altri quattro latitanti, ritenuti dal Ministero dell’Interno di massima pericolosità.
Tra questi figura un noto esponente della Camorra, Renato Cinquegranella, facente parte della ‘Nuova Famiglia’, il cartello di clan contrapposti alla ‘Nuova Camorra Organizzata’ da Raffaele Cutolo. Egli è latitante dal 6 ottobre 2002, per i reati di associazione mafiosa, concorso in omicidio, porto illegale di armi e altri reati.
In particolare, il suo nome è legato a due episodi clamorosi, che hanno segnato la storia della Camorra e del nostro Paese. Il primo è l’omicidio di Giacomo Frattini, detto ‘Bambulella’, affiliato alla NCO di Cutolo, il cui cadavere fu ritrovato in un lenzuolo, dopo essere stato torturato e assassinato brutalmente per vendicare un omicidio avvenuto in carcere a Poggioreale. Infatti, l’uomo era stato decapitato, con il volto sfigurato e con le mani tagliate, oltre al cuore asportato.
Invece, il secondo episodio riguarda l’omicidio del capo della Squadra Mobile Antonio Ammaturo e del suo autista Pasquale Paola. In quel caso, il boss è accusato di aver dato ospitalità ai membri feriti del Commando delle Brigate Rosse, che tolse la vita al poliziotto. Li accolse nella sua villa di Castel Volturno, promettendo loro di fuggire dopo lo scontro a fuoco con i ‘Falchi’.