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Napoli. Detenuti appiccano incendi in carcere, “Violenze e aggressioni negli ultimi mesi”, denuncia il Sappe

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Un pomeriggio da dimenticare quello di ieri nel carcere di Secondigliano, che avrebbe avuto tragiche conseguenze se l’intervento degli agenti di polizia Penitenziaria non fosse stato tempestivo e provvidenziale.“Un detenuto del circuito Alta sicurezza, attualmente ristretto nel Reparto accettazione, ha incendiato la cella dove era ubicato. Alcune unità di Polizia Penitenziaria sono prontamente intervenute per spegnere l’incendio e portare fuori dalla cella l’uomo e gli altri detenuto, visto che si era già propagato del denso fumo nero. I detenuti sono stati precauzionalmente trasferiti nei cortili passeggi. Al termine, alcuni poliziotti sono ricorsi alle cure dei sanitari per intossicazione”.

Anch’egli è stato salvato dal provvidenziale intervento degli Agenti, evidenzia il SAPPE. Il segretario generale del SAPPE Donato Capece esprime “solidarietà ai poliziotti di Secondigliano. Urgono interventi concreti da parte dell’Amministrazione Penitenziaria regionale a tutela del personale che lavora nelle carceri italiane, della Campania e in particolare a Secondigliano. Gli eventi critici contro gli appartenenti alla Polizia Penitenziaria sono aumentati in maniera spaventosa e, come dimostra quel che è avvenuto a Secondigliano, gli eroici poliziotti penitenziari rischiano davvero la vita per fronteggiare la follia criminale di certi delinquenti che anche in carcere non si fanno scrupoli di mettere a repentaglio la vita delle persone”, conclude.

“E tutto questo in assenza di provvedimenti utili a garantire la sicurezza e l’incolumità del personale di Polizia Penitenziaria”. Da qui l’appello del SAPPE al Ministero della Giustizia per solleciti interventi per il reparto di Polizia Penitenziaria del carcere di Secondigliano.

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