Cronaca

Gianluca Vialli è morto, sconfitto dal suo compagno di viaggio indesiderato

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Una notizia che non avremmo mai voluto dare: Gianluca Vialli è morto. In questi ultimi 5 anni, quelli in cui ha dovuto lottare contro un terribile tumore al pancreas, è stato esempio di forza e di perseveranza, di coraggio e forza di volontà. Non si è mai piegato Gianluca, anche quando il ciclo di terapie è diventato più intenso, anche quando sembrava non ci fosse più speranza. Lui invece ha lottato, ha mostrato i muscoli e il sorriso, quello che non l’ha mai abbandonato, nemmeno nei momenti più duri.

L’abbraccio con il suo amico fraterno Mancini, al termine dell’Europeo vinto nell’estate 2021, rappresenta l’istantanea più bella degli ultimi anni, simbolo di un affetto vero e di un qualcosa che va aldilà del calcio. Oggi, la notizia della sua dipartita ha gettato nello sconforto milioni di appassionati, che in questi anni avevano imparato a conoscere e ad apprezzare anche le sue più piccole debolezze, quelle di un uomo che si era spogliato di quell’armatura che ogni calciatore sembra possedere.

In particolare, c’è una frase pronunciata da Vialli, che andrebbe presa come monito per chi lotta contro questa malattia:

“Io con il cancro non sto facendo una battaglia, perché credo che non sarei in grado di vincerla, è un avversario molto più forte di me. Il cancro è un compagno di viaggio indesiderato, però non posso farci niente. È salito sul treno con me e io devo andare avanti, viaggiare a testa bassa, senza mollare mai, sperando che un giorno, quest’ospite indesiderato mi lasci e mi lasci vivere serenamente ancora per tanti anni, perché ci sono ancora molte cose che voglio fare”.

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