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Cronaca

Grande successo su Amazon. L’opera del Direttore Abenante nelle prime posizioni “Libri”. Restano poche copie online

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NAPOLI – A soli tredici giorni dalla prima presentazione in pubblico della nuova opera letteraria del Direttore Mario Abenante, dal titolo “Criminalfare le politiche sociali delle mafie”, le vendite su Amazon sono schizzate alle stelle. In meno di due settimane sono state già vendute centinaia di copie.

L’argomento tra l’altro è alquanto di nicchia, del mondo del Terzo Settore si sa poco e pochi ne parlano, figuriamoci a trattare le ingerenze della criminalità organizzata in questo settore. Il Direttore Abenante ha avuto il coraggio di affrontare il problema, anche perché è tra pochi giornalisti ad occuparsi di questo mondo. Gli “ultimi” lo hanno sempre interessato e le speculazioni che si fanno su di loro l’han sempre indignato, forse per questo ha voluto fortemente che quante più persone sapessero ciò che conosce da diverso tempo, accendendo dei riflettori su quella che oggi possiamo definire una nuova frontiera di arricchimento delle mafie.

L’opera è molto ricca di aneddoti ma non disdegna la formazione per il lettore sul tema, infatti si parte con un tuffo nella storia dove si illustra al lettore come nasce e quale sia l’importanza dello Stato sociale, passando ai cenni storici delle origini delle politiche sociali adottate dalle mafie negli anni ’70-’80 per poi finire ai giorni nostri con fatti, misfatti, nomi e cognomi descritti dalla Direzione Distrettuale Antimafia nelle sue informative dove sono riportati tutti i legami tra persone e cooperative sociali e il clan dei casalesi.

Un’opera imperdibile quella del Direttore Mario Abenante che deve essere assolutamente letta. Puoi acquistarla semplicemente cliccando qui

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Cronaca

Napoli, violenza al Pronto Soccorso: uomo aggredisce infermiere e guardia giurata

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Attimi di follia all’ospedale evangelico Betania di Napoli, dove la scorsa notte un uomo in preda ad alcol e droga ha aggredito un infermiere mentre era in attesa di visita al Pronto Soccorso, per poi inveire con violenza anche contro una guardia giurata intervenuta.

A raccontare l’accaduto è stato il direttore generale dell’ospedale, Vincenzo Bottino:

“La misura è colma. Viviamo in uno stato di guerra, la vita dei nostri operatori e la sicurezza dei pazienti è in pericolo. Non possiamo permettere che un luogo di cura diventi teatro di violenza. L’ospedale con propri investimenti si doterà di porte blindate per l’accesso al Pronto Soccorso, ma senza una politica di sicurezza adeguata le aggressioni e le devastazioni non finiranno”.

Poi, aggiunge: “Così come deciso dal Ministero dell’Interno per altri presidi di frontiera della nostra città, chiediamo che anche il nostro Pronto Soccorso sia dotato subito di un drappello di pubblica sicurezza. Chiedo al prefetto di Napoli, Michele Di Bari, un incontro immediato: così avanti l’ospedale evangelico Betania non può andare”. 

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Cronaca

Guerra in Ucraina, la denuncia di Kiev: “La Russia ha lanciato un missile balistico intercontinentale”

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Un missile balistico intercontinentale è stato lanciato dalla regione meridionale di Astrakhan, durante un attacco mattutino contro l’Ucraina. Almeno questo è quanto afferma l’aeronautica militare di Kiev, aggiungendo che è la prima volta che la Russia utilizza un missile così potente e a lungo raggio durante la guerra.

Tale escalation di violenza è dovuta al recente attacco dell’Ucraina all’interno della Russia, con l’utilizzo di missili statunitensi e britannici volti a colpire il nemico. Pertanto la risposta di Mosca non si è fatta attendere, seguendo le dichiarazioni dei giorni scorsi del presidente Putin circa una possibile risposta in tempi brevi.

In particolare, l’attacco russo avrebbe avuto come obiettivo aziende e infrastrutture nella città centro-orientale di Dnipro.

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Cronaca

Omicidio Francesco Pio Maimone, il pm chiede l’ergastolo per l’omicida Valda

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Richiesta di ergastolo per Francesco Pio Valda, ritenuto responsabile dell’omicidio del giovane aspirante pizzaiolo Francesco Pio Maimone, la notte del 20 marzo del 2023, all’esterno degli chalet di Mergellina.

È stato il pm Antonella Fratello a chiedere il massimo della pena per il ventenne di Barra che, appena quindici giorni fa, aveva ammesso di aver fatto fuoco, ma aveva anche spiegato di aver sparato mentre scappava nel corso di una rissa.

Difeso dal penalista napoletano Antonio Iavarone, Valda aveva dichiarato di aver ascoltato la detonazione di colpi esplosi da un’altra pistola, insinuando il dubbio che ad uccidere Kekko potesse essere stato anche qualcun altro dei partecipanti alla rissa.
Una ricostruzione che al momento non troverebbe riscontri, come emerge dal fatto che oggi il pm della Procura di Napol Procura di Napol Antonella Fratello chiede il massimo della pena per il ventenne di Barra. 

(fonte: ilMattino.it)

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