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Cronaca

Blitz della GdF, sequestrati circa 2mila kg di botti illegali: i particolari

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Blitz della Guardia di Finanza di Caserta, che nel corso di un’operazione di contrasto alla fabbricazione e al commercio illegale di artifici pirotecnici, hanno sequestrato circa 2000 kg di merce illegalmente prodotta e/o detenuta per il commercio e alla denuncia alle competenti autorità giudiziarie di 5 persone, di cui una tratta in arresto in flagranza di reato.

In particolare, è da segnalare l’operazione condotta a Villa Literno dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Caserta, che ha scoperto un vero e proprio opificio destinato alla fabbricazione di materiale esplodente, senza la prevista autorizzazione da parte dell’Autorità di pubblica sicurezza.

Nel complesso, è stato sottoposto a sequestro tutto il materiale pirotecnico rinvenuto, per un peso di oltre una tonnellata, diversi macchinari, attrezzature e materiale, adibiti all’illecita attività di fabbricazione e confezionamento. Pertanto, il proprietario dell’area è stato arrestato in flagranza di reato, mentre altri due soggetti sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Napoli Nord, con l’accusa di illecita fabbricazione e detenzione di materiale esplosivo.

Inoltre, i militari della Compagnia di Capua sono intervenuti presso il comune di Bellona, perquisendo il garage di un condominio dove sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 25 mila artifici pirotecnici, dal peso complessivo di circa 890 kg. Il responsabile è stato denunciato a piede libero per detenzione e trasporto illecito di materiale esplosivo.

Infine, nel comune di Sparanise, sono stati sottoposti a sequestro fuochi pirotecnici della categoria F2 illecitamente detenuti, la cui vendita avrebbe fruttato al titolare dell’attività un introito di oltre 15mila euro, e anche in questo caso il responsabile è stato denunciato.

Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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