Dal 1 gennaio 2023, entrerà in vigore una nuova tassa sui voli, che riguarderà da vicino l’aeroporto di Napoli-Capodichino. In particolare, sarà più costoso imbarcarsi da Napoli rispetto agli altri aeroporti italiani, mediante l’applicazione di una tassa di 2,00.
Tuttavia, tale misura fa già discutere, anche se da Palazzo San Giacomo affermano:
“Sono impegni che c’erano stati chiesti dal Governo, come condizioni del Patto per Napoli”.
Pertanto, sulla nuova tassa insorge anche la Gesac, società che gestisce lo scalo partenopeo, la quale sostiene che potrebbero esserci ripercussioni, in quanto i viaggiatori potrebbero scegliere altri imbarchi e non quello napoletano, ed hanno proposto di far entrare in vigore la suddetta tassa soltanto nel 2025. Ecco quanto affermano in una nota:
“Tale provvedimento è stato assunto, mentre sono ancora in corso interlocuzioni con il Governo, per individuare una soluzione che nel pieno rispetto del ‘Patto per Napoli’, che prevede tale aumento, consenta almeno di differirne l’attuazione all’inizio del 2025”.
Nonostante ciò, l’assessore Pier Paolo Baretta, ha così spiegato:
“La delibera di Giunta adottata ieri, è tecnicamente necessaria per poter iscrivere il provvedimento all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale, che si terrà il giorno 28 dicembre, ultima data utile per deliberare. Non si tratta, quindi, di nessuna interruzione di dialogo. Il Comune, su sollecitazione di Gesac, ha dichiarato nei giorni scorsi la propria disponibilità ad un’interlocuzione col Governo, al fine di ridurre le eventuali conseguenze che tale provvedimento, necessario dal punto di vista del bilancio, è obbligato dalla stipula del patto. A tal fine, si ritiene necessaria una politica nazionale omogenea”.
