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Qatar-gate, Metsola: “Il Pe non è in vendita, garantisco che non ci sarà impunità”

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La presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola intercettata dai cronisti all’arrivo in Consiglio europeo, ha così commentato le ultime accuse mosse al Parlamento dopo lo scandalo Qatar-gate:

“Le accuse che coinvolgono il Parlamento europeo, sono un colpo alla democrazia e a tutto ciò su cui abbiamo lavorato per molti anni. Ci vogliono anni per costruire la fiducia, ma solo un momento per abbatterla. Darò il messaggio che non ci sarà impunità, non ci sarà da nascondere sotto il tappeto, non ci sarà da fare come al solito. Farò tutto il possibile per ripristinare la posizione di Casa della democrazia, di legislatore, d’istituzione che prende decisioni, pulita e trasparente, e che non è in vendita ad attori stranieri”.

Poi, parlando in conferenza stampa al vertice Ue, la Metsola riferisce di essere stata invitata ai mondiali ma di aver declinato:

“Perché ho delle preoccupazioni su quel Paese. Ho avuto due incontri con i rappresentanti del governo del Qatar a Bruxelles, dove ho ricevuto gli inviti che ho rifiutato”.

Sul fronte delle indagini, Francesco Giorgi ha confessato agli inquirenti, di aver fatto parte di un’organizzazione utilizzata dal Marocco e dal Qatar, allo scopo d’interferire e condizionare gli affari europei. In particolare, il Marocco sarebbe coinvolto nella vicenda di sospetta corruzione tramite il suo servizio d’informazione esterna, la Dged. Infatti, in base ai documenti consultati dai due quotidiani che hanno dato la notizia, Cozzolino, Panzeri e Giorgi avrebbero avuto contatti con la Dged e con Abderrahim Atmoun, l’ambasciatore del Marocco in Polonia. 

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