I carabinieri di Gioia Tauro e i Ros di Brescia hanno eseguito questa mattina, diverse misure cautelari in due operazioni congiunte contro la ‘ndrangheta. Nel complesso, sono stati eseguiti 78 arresti, di cui 59 in carcere, 17 ai domiciliari e due obblighi di dimora.
In particolare, le cosche colpite sono i Bellocco di Rosarno, gli Spada di Ostia, i Lamari-Larosa-Pesce della piana di Gioia Tauro. A Brescia, i Ros hanno operato insieme alla Guardia di Finanza, che ha provveduto al sequestro preventivo d’imprese, beni immobili e quote societarie, per un valore di circa 5 milioni.
Pertanto, gli indagati sono accusati a vario titolo di: associazione mafiosa, concorso esterno, porto e detenzione d’armi comuni e da guerra, estorsione, usura e danneggiamento, aggravati dal metodo mafioso, nonché per associazione finalizzata al traffico di droga, riciclaggio e associazione per delinquere, finalizzata a reati tributari e frodi in danno dello Stato.
Invece, sul fronte reggino dell’operazione, le indagini hanno consentito di portare alla luce i nuovi assetti della cosca Bellocco, con interessi sull’intero territorio nazionale e in diversi Paesi esteri.
Infine, il Provvedimento dell’Autorità giudiziaria ha determinato il sequestro preventivo di una ditta attiva nel settore dello sfruttamento delle risorse boschive, utilizzata per agevolare le attività criminali della cosca, il cui valore complessivo è stato stimato in 700.000 euro.