Cronaca

Omicidio Leone, l’assassino si pente: “Non volevo uccidere Gennaro, chiedo scusa ai suoi genitori”

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Era l’agosto 2021, quando il 18enne Gennaro Leone venne ucciso con una coltellata alla coscia durante una lite nella movida. Il giovane era una promessa del pugilato. Tuttavia, il suo assassino, il 21enne Gabriel Ippolito di Caivano, è tornato a parlare dell’episodio davanti ai giudici della Corte d’Assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

Ecco le sue parole:

“Sono pentito. Non volevo uccidere Gennaro, e ora vivo con questo senso di colpa che mi opprime. Chiedo scusa ai genitori di Gennaro. Sto vivendo in un film, non avrei mai pensato di trovarmi in una situazione del genere; non ho mai avuto problemi con la giustizia. Sono un ragazzo che ha sempre studiato e dopo la scuola, sono andato a lavorare a Rimini”.

Pertanto, di quella sera, Ippolito ricorda:

“Ero rientrato per svolgere l’esame per la patente di guida. Non capivo più niente, per questo mi sono allontanato. Quando mia mamma mi ha chiamato per dirmi che c’erano i carabinieri a casa, sono tornato subito. Non volevo scappare”.

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