Salute

Influenza, Pregliasco avvisa: “Sarà una stagione tosta, a Natale picco di 250 mila casi al giorno”

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Il professore associato di Igiene generale e applicata all’Università degli Studi di Milano, nonché direttore Irccs Galeazzi-Sant’Ambrogio Fabrizio Pregliasco, ha fatto il punto della situazione per quanto riguarda l’influenza australiana che sta imperversando nel nostro Paese.

Ecco le sue parole:

“Con l’influenza australiana sarà una bella stagione tosta. Come sempre ci saranno morti, di solito sono tra i 5mila e i 15mila. Il picco è previsto a Natale, circa 250mila casi al giorno. Il picco si registrerà nel periodo natalizio, quando si arriverà a 150mila casi giornalieri, per un totale stagionale di 10 milioni di casi a Capodanno. Quest’influenza renderà la stagione molto tosta. Farà dei morti, come sempre, e il range delle persone che vengono a mancare per l’influenza vanno dai 5mila ai 20mila”.

In particolare, quest’influenza sembra colpire maggiormente i bambini, che non avendo sviluppato difese immunitarie da altri virus durante gli ultimi due anni, sono ancora più esposti di altri soggetti. Pertanto, il virus si propaga grazie alle goccioline diffuse con tosse e starnuti o anche con contatto diretto, toccando oggetti contaminati. 

A tal proposito, dice la sua anche Walter Ricciardi, professore ordinario d’Igiene e Medicina preventiva all’Università di Cattolica:

“Negli ultimi due anni, l’uso delle mascherine e le norme igieniche adottate contro il Covid-19, hanno limitato moltissimo la diffusione del virus influenzale. Complice la voglia di tornare alla normalità, quest’anno le norme di cautela sono considerate ormai superate e la campagna vaccinale è andata malissimo, ma è un errore. Quello che serve è una combinazione di misure quali la vaccinazione, sia contro il Covid che contro l’influenza, e l’intensificazione di misure di sanità pubblica. La risposta individuale ad emergenze epidemiologiche, non è sufficiente a proteggere la popolazione: serve un approccio pubblico, coordinato e basato sull’evidenza scientifica”.

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