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Napoli. Rapina in gioielleria ma il gioielliere viene accoltellato e la moglie picchiata bottino per i rapinatori

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Erano stati arrestati nell’ambito dell’operazione “San Gennaro”, condotta dalla Squadra Mobile di Latina, che, a ottobre 2020, portò agli arresti di due dei 4 rapinatori considerati i “trasfertisti” che da Giugliano erano andati in provincia di Latina per commettere una violenta rapina in gioielleria. Due assoluzioni, per D. A classe 2000 difeso di fiducia dall’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord e per L.D.N. classe 2000 difeso di fiducia dall’avvocato Antonio Peluso del Foro di Napoli Nord.

Il 28 maggio 2020 fu messa a segno una rapina presso una gioielleria a Pontinia. I rapinatori, col volto travisato da mascherine chirurgiche e cappellini con visiera, avevano aggredito con efferata violenza il proprietario dell’esercizio commerciale e sua moglie, accoltellando l’uomo alle spalle e picchiando la donna, per poi trafugare un bottino costituito da diamanti ed oggetti in oro, del valore complessivo di 30.000 euro circa. Poco dopo, i banditi si erano alla fuga utilizzando un’autovettura con targhe rubate. 

è stata così identificata la “batteria” dei rapinatori, incensurati, alcuni dei quali esecutori materiali della rapina ed altri funzionali all’organizzazione criminale sia in veste di basisti, sia per aver fornito un apporto logistico alla banda e per aver ospitato i malviventi in un appartamento a Latina, nella loro disponibilità.

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