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Napoli. Caro Bollette aumenta le parole delle tre imprenditrici “Come si potrà andare avanti?”

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La crisi energetica con il rincaro delle bollette e il caro vita affligge la quotidianità di tutti. Le attività commerciali sono tra quelle più in sofferenza. Causa anche gli anni cadenzati dal Covid, la ristorazione è tra quei settori più in affanno. Chiusure anticipate delle attività , tagli del personale e, laddove è possibile, un leggero aumento dei prezzi che alla lunga può non andar bene ai consumatori. È come un cane che si morde la coda.  Instabilità, insicurezza e preoccupazioni imperano. La guerra in Ucraina, la diffusione di nuove varianti Covid, i costi dell’energia e delle materie prime schizzati alle stelle, il pesante ritorno dell’inflazione, proiettano l’ombra della recessione sul futuro, con 30mila imprese a rischio chiusura la conseguente perdita di almeno 130mila posti di lavoro, che andrebbero ad appesantire l’emorragia subita dal settore durante la pandemia.

Gli attori del settore della ristorazione chiedono alle istituzioni un’estensione temporale dei crediti d’imposta sui costi energetici, la rateizzazione delle bollette e nuovi interventi di sostegno alla liquidità delle imprese, anche con gli strumenti di garanzia pubblica. La Fipe, Federazione Italiana Pubblici Esercizi è impegnata a sostenere con responsabilità le istanze dell’ampio a articolato mondo della ristorazione, settore che ha bisogno anche di misure che affrontino i nodi strutturali emersi durante la pandemia. In questo momento storico è necessario un confronto sinergico con il governo. Con questo spirito, i componenti della Fipe hanno da poco incontrato il  neo Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Urso in occasione dell’Assemblea FIPE 2022.

Gelaterie, pasticcerie e panifici, oltre a essere laboratori, sono attività commerciali con diretto contatto con il pubblico. Sono tra le realtà della ristorazione a più ad alto consumo energivoro Sono Marcella Mantovani di Gelatosità , Lina Aniello Liccardi della Pasticceria Liccardo e Romina Pericotti del panificio Grieco.  Loro, con non poche difficoltà, stanno resistendo ma conoscono tanti loro colleghi del settore che stanno gettando la spugna. “La pasticceria Liccardo si è consolidata e pur essendo una piccola impresa è una realtà che da 40 anni ha una sua credibilità che ci ha aiutato a ottenere un prestito dalla banca, cosa che non tutte le piccole imprese hanno la fortuna di ottenere. La situazione è davvero dura. Confidiamo nel Natale dove tutte le pasticcerie lavorano un po di più” afferma Lina D’Aniello che con la sua famiglia guida la pasticceria a Liccardi in via Belvedere. Per ora noi stiamo dando fondo ai nostri risparmi per pagare queste bollette esose altrimenti altrimenti ci sarebbe taglierebbero le utenze e non ce lo possiamo permettere. Però non possiamo continuare ad avanti così” racconta Romina Pericotti di Grieco, la storica panetteria del Vomero. 

A unisono ci dicono quali potrebbero essere le soluzioni concrete per far fronte alla crisi energetica e ai rincari che un po’ su tutti i piani stanno affrontando anche per scongiurare danni e ritorsioni irreparabili dove può fare capolino anche la criminalità. Mantovani, D’Aniello e Pericotti fanno sentire la loro voce, raccontando come le loro aziende stanno affrontando questi ultimi mesi, anzi, questi ultimi due anni. Sono donne risolute che stanno sempre un passo avanti, cogliendo spunti per far progredire i loro progetti e per far superare alle loro imprese questo stato di emergenza che il settore del food and beverage sta vivendo in stato permanente ma anche e, soprattutto, per stare sul pezzo mostrando uno spirito pionieristico. Si sa, che siano imprenditrici di grande, medie o piccole realtà, nel Sud Italia, si fatica il triplo per portare avanti le proprie idee e farle vincere. Qui il gruppo donne della Fipe si inserisce con rinnovato vigore affrontando, contemporaneamente, lo scenario di crisi attuale. Ma cosa significa essere un’imprenditrice donna, soprattutto al Sud in questo scenario?

Invece, la cake designer Lina D’Aniello Liccardo mette in luce  quanto sia ardimentoso per un’imprenditrice di una piccola realtà imporre e realizzare i propri progetti conciliando con la vita familiare. Qui il gruppo donne della Fipe si inserisce con rinnovato vigore andando in contro, contemporaneamente, allo scenario di crisi attuale. Marcella Mantovani, oltre a essere co-founder sia della nota gelateria napoletana Gelatosità che del brand internazionale Mantovani1946, è anche una delle colonne della FIPE Campania e del Gruppo Donne dell’associazione. Lei, evidenzia un punto assolutamente nevralgico della questione, fornendo dati che non possono essere ignorati: “Stiamo attraversando una ‘tempesta perfetta’. Come donne dei pubblici esercizi lo facciamo con la resilienza e la forza che ci distinguono da sempre. Questo è uno degli obiettivi del Gruppo Donne Imprenditrici di Fipe, di cui faccio parte. Abbiamo bisogno di sostegno, come donne imprenditrici, soprattutto per conciliare i carichi familiari con l’impegno nelle nostre attività. Oltre tutte queste sfide quotidiane, abbiamo affrontato i problemi causati dalla pandemia che ancora ci affliggono ed ora ci troviamo ad affrontare ancora una grande sfida, legata alla crisi energetica: non chiudere e sopravvivere!”

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