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Napoli. Frana a Ischia le vittime aumentano da 1 a 8 alla ricerca ancora di 4 persone

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Èsalito a otto il numero delle vittime dell’alluvione di Casamicciola Terme. L’ultimo corpo estratto in via Celario è di un uomo, del quale per ora non si conoscono le generalità.
Le squadre di soccorritori continuano intanto a lavorare, a questo punto alla ricerca delle ultime quattro persone che ancora mancano all’appello. Ci si concentra su di un solaio, per accedere al quale è però necessario completare la pulizia dal fango della strada d’accesso. “È complicato – ha spiegato alla stampa il capo della comunicazione dei vigili del fuoco, Luca Cari – quella zona si raggiunge solo a piedi. Non possono arrivare né mezzi né ruspe e neppure escavatori. 

La notte alle spalle, la seconda dall’alluvione dell’alba di sabato, è stata drammatica. In tantissimi, anche volontari, sono stati impegnati non soltanto nelle ricerche degli ultimi dispersi ma anche nello sforzo di liberare case e negozi dal muro di fango che li ha travolti. Prima del ritrovamento del corpo dell’ottava vittima la scorsa notte, nel pomeriggio di ieri era stato trovato quello di un neonato di circa tre settimane di vita.Intanto la procura di Napoli ha aperto un fascicolo sulla frana. L’ipotesi di reato è di disastro colposo. Carabinieri specializzati della forestale stanno già effettuando i primi rilievi utili ai pm partenopei.

C’è la famiglia di Gianluca Monti, tassista, e Valentina Castagna, casalinga. La loro villetta è stata travolta dal fango. Con loro, dispersi, si cerca ancora il figlio Michele (15). Degli altri due figli Francesco (11) e Maria Teresa (6) sono stati ritrovati ieri i corpi. I corpi di tutti e tre i componenti della famiglia Di Minico sono stati trovati e portati nella sala mortuaria dell’ospedale Rizzoli. Le cinque persone ancora da trovare o identificare sono Gianluca Monti, sua moglie, il loro figlio più grande, il compagno di Eleonora Sirabella Salvatore Impagliazzo, e un parente di Gianluca Monti, probabilmente uno zio.

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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