Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha così dichiarato ai microfoni di RadioNews24. Ecco le sue parole:
“Gli interventi di assetto di un territorio fragile come quello italiano, comportano alcuni presupposti: politiche di medio lungo periodo, non a 24 ore come avviene da sempre in Italia; stanziamenti imponenti e ultradecennali, apparati pubblici che funzionano e non inesistenti e ridotti a zero. Inutile fare questa litania eterna, i problemi si risolvono quando si fanno scelte coerenti. Abbiamo un nuovo Governo e questa tragedia diventi un’occasione per fare queste riflessioni di fondo, non per ripetere liturgie insopportabili. Ma metto già nel conto che tra un mese rimarremo da soli, Comuni e Regione, come accaduto per il terremoto. Mi auguro di essere smentito”.
Poi, aggiunge: “Come Regione Campania abbiamo chiesto lo stato di calamità, che credo che sarà deliberato in questi minuti. Ci aspettiamo la nomina di un Commissario di governo per quanto riguarda l’aspetto idrogeologico, e ci aspettiamo le risorse necessarie per completare l’intervento in maniera aggiuntiva alle risorse stanziate dalla Regione”.
Infine, conclude: “Bisogna avere il coraggio di parlare chiaro ai cittadini, non è facile ma dobbiamo decidere: in alcune zone, per ragioni idrogeologiche, non si può tornare ad abitare. La nostra proposta è chiara e semplice: bisogna demolire gli alloggi costruiti sui greti dei fiumi, in aree idrogeologiche delicate e insostenibili, in zone a vincolo assoluto, su aree demaniali o costruite da aziende della Camorra. L’abusivismo di necessità non esiste, esiste la condizione sociale di necessità, ma l’abusivismo è sempre illegale. Dobbiamo demolire queste fattispecie, poi per altre migliaia di abusivismi che registriamo, vediamo di comprenderli in piani di recupero da far fare ai Comuni, in maniera da sanare le situazioni sanabili al netto di quelle non sanabili, che devono portare alle demolizioni”.