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Napoli. Ex campo rom viene utilizzato per sversare rifiuti speciali che, periodicamente vengono incendiati

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Via Mastellone, quartiere Barra, periferia Est di Napoli. Stretta tra palazzi residenziali e campi coltivati sorge un’enorme discarica abusiva di rifiuti speciali: materiale edile, amianto, scarti tessili, carcasse d’auto bruciate. Gli incendi sono all’ordine del giorno e tra i residenti è stato riscontrato un anomalo aumento di malattie tumorali. In un anno e mezzo senza rom gli scarichi di rifiuti sono addirittura aumentati, nell’indifferenza del Comune e nonostante un sequestro imposto dalla magistratura.

I residenti hanno anche ripreso con i cellulari alcuni sversamenti abusivi. La scena è sempre la stessa. I camion arrivano, scaricano e vanno via indisturbati. I residenti sono arrabbiati, ma soprattutto preoccupati. Stanno crescendo a dismisura i casi di tumore e le malattie respiratorie. Manca la prova scientifica, ma tutti indicano la discarica come causa principale

A pochi metri dall’ex campo rom, oggi discarica, ci sono decine di serre e campi in cui si coltivano ortaggi che finiscono prima al mercato e poi nelle nostre tavole. Il Comune di Napoli conosce bene la situazione. L’assessore all’Ambiente Paolo Mancuso è stato sul posto. Ma in un anno non si è mosso nulla. Mentre si attende che il Comune trovi i soldi e si decida a intervenire, gli sversamenti proseguono e le malattie aumentano

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