Uno dei problemi più annosi dei nostri tempi, è sicuramente la violenza e le continue aggressioni al personale sanitario negli ospedali. In particolare a Napoli, si sono registrati due episodi del genere in un colpo solo.
Il primo riguarda l’aggressione avvenuta al CTO, dove un 34enne napoletano con precedenti penali, ha aggredito un medico poiché pretendeva che lo visitasse subito. Pertanto, l’uomo è stato bloccato dagli agenti, venendo denunciato per violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, interruzione di Pubblico Servizio e violazione degli obblighi inerenti la misura cui è sottoposto.
Invece, il secondo episodio è avvenuto al Vecchio Pellegrini, dove un uomo ha inveito e insultato un’infermiera che non voleva fornirgli informazioni su un suo familiare ricoverato nella struttura. A quel, punto, ha iniziato a prendere a calci e pugni la porta d’ingresso del Pronto Soccorso, danneggiandola. Sul posto, sono intervenuti i poliziotti, i quali hanno bloccato l’uomo. Si tratta di un 27enne napoletano, denunciato per danneggiamento aggravato.
A tal proposito, arrivano puntuali le parole del Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, interpellato sulla questione:
“La situazione peggiora di giorno in giorno. Lavorare con il timore di poter essere aggrediti in qualsiasi momento non è semplice, io ne so qualcosa. Genera tensioni, angosce, patemi d’animo e paura. Per questo, gli operatori sanitari devono essere messi in condizione di poter lavorare in piena sicurezza. Chi ha scelto come propria missione quella di prendersi cura degli altri e di salvare vite, dev’essere tutelato e sostenuto, non soltanto a parole. Le strutture ospedaliere devono avere barriere contro i violenti e i delinquenti. Servono presidi militari permanenti”.