Blitz dei finanzieri del Comando Provinciale di Milano, che questa mattina hanno eseguito un sequestro preventivo di beni nei confronti dell’imprenditore bergamasco Pierino Zanga, già arrestato nel 2016 per un giro di presunte tangenti finalizzate all’assegnazione di subappalti di opere pubbliche in Lombardia.
In particolare, il valore del sequestro si aggira intono ai 4,5 milioni di euro. Inoltre, esso riguarda anche il capitale sociale e il patrimonio di una società, proprietaria di un’azienda operante nel settore della ristorazione ed organizzazione di eventi, concessa in affitto a terzi.
Pertanto, i reati ascritti a Zanga sono quelli di associazione a delinquere, trasferimento fraudolento di valori, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, bancarotta fraudolenta e reati di natura fiscale. Poi, lo stesso imprenditore, è stato condannato con la moglie per riciclaggio, e si è visto confiscare la somma di 1,4 milioni di euro.
Secondo una prima ricostruzione, il denaro sarebbe stato ripulito mediante trasferimento su un conto corrente alle Bahamas, intestato ad una società di diritto panamense ed alimentato da flussi finanziari provenienti da rapporti bancari svizzeri. Infatti, le indagini hanno consentito di rilevare una sproporzione tra i redditi dichiarati da Zanga e gli investimenti effettuati nel suddetto periodo.