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Napoli. L’Assessore ai Trasporti Edoardo Cosenza spiega gli stati di avanzamento per la manutenzione delle stazioni

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Un treno ogni 5 minuti. Quest’o l’obiettivo per il 2023 del Comune di Napoli Sul fronte trasporti il 2022 ha deluso le aspettative. Arrivati a fine anno, la qualità del servizio a Napoli e dintorni è ancora lontano da standard accettabili. “A fine 2023 le cose saranno diverse” assicura Edoardo Cosenza, assessore comunale. “I perché del rallentamento sono diversi – spiega – non è stato facile convincere il Ministero che l’incidente durante il collaudo, avvenuto nella primavera 2021. Inoltre, è cambiato anche l’organo di controllo e anche questo ci è costato in termini di tempo. Siamo, comunque, contenti che il primo treno sia a pieno regime”.

Il Comune di Napoli ha dovuto rivedere anche le aspettative di messa in esercizio dei prossimi convogli. Inizialmente , era previsto che sulla linea comparisse un nuovo treno ogni 30 giorni circa. “Visti i tempi degli ispettori per realistico marginale che ne potremo immettere uno ogni 60 giorni, quindi il prossimo entrerà in esercizio a inizio 2023” afferma l’assessore. Un obiettivo non da poco se si pensa che, prima dell’immissione del nuovo convoglio, il tempo medio di attesa era di 15 minuti. “Adesso siamo scesi a 12, che comunque è un tempo enorme. Ma con un’immissione ogni 60 giorni, è possibile che a fine 2023 si riesca a scendere a 5 minuti. Quando saranno in servizio tutti i venti treni allora ci avvicineremo alla media europea con una corsa ogni 3 minuti”.

Infatti al compimento del trentesimo anno di età sarà obbligatoria la manutenzione ad ascensori e scale mobili delle stazioni. “Cercheremo di ridurre al minimo i problemi per gli utenti – spera Cosenza – non abbiamo ancora il programma definitivo dei lavori ma confido nella possibilità di non chiudere nessuna stazione”. Chiusura sulle nuove stazioni. Il crollo del cimitero, il 5 gennaio 2022 ha rallentato le operazioni. d’altronde il cantiere della stazione Poggioreale è sotto sequestro della magistratura perché a causare la frana è stata un’infiltrazione proprio nel tunnel della metro. “Per Poggioreale dovremo aspettare il dissequestro – spiega l’assessore – mentre le due in stato più avanzato sono tribunale e centro direzionale. C’è ancora tanto lavoro da fare. Prima del 2025 non riusciremo a collegare l’aeroporto al centro città. Ma quando lo faremo diventeremo un unicum a livello europeo”.

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