Il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi, in occasione del Forum della Piccola Industria in Veneto, ha così risposto alle domande dei giornalisti sull’ultimo Decreto Aiuti:
“Abbiamo visto dei provvedimenti positivi, le risorse stanziate per contenere il caro bollette, il provvedimento sul gas release. Quello che secondo noi sta mancando, è un intervento strutturale sui temi del lavoro. Il governo ha fatto una riflessione su quello che è lo stock dei crediti, che potenzialmente ha in sé un rischio di creare una moneta parallela, e quindi ha dovuto per forza intervenire per bloccare questo rischio. Le dichiarazioni che sono state fatte dal ministro Giorgetti, che sono comunque quelle di continuare a sostenere il settore, ci tranquillizzano”.
Poi, aggiunge: “Se vogliamo rimettere soldi in tasca agli italiani, bisogna tagliare le tasse. Credo che un Paese che spende oltre mille miliardi all’anno di spesa pubblica, possa riconfigurare il 4-5% di questa spesa, corrispondenti a 50-60 miliardi, e avere le risorse per fare questo intervento. Noi abbiamo un cuneo fiscale del 46%, ed è lì che bisogna intervenire. Le urgenze che abbiamo fatto presente al governo oggi, sono dedicare tutte le risorse sul caro bollette, avere un grande occhio alla finanza pubblica, e fare degli interventi importanti sul tema del lavoro, il primo dei quali è il taglio al cuneo fiscale”.
Per quanto riguarda il provvedimento sui ‘fringe benefit’ fino a 3 mila euro, che le aziende potranno erogare, egli non pare affatto convinto:
“La platea dei lavoratori che ne potrebbero usufruire è molto ridotta, i primo conteggi parlano di circa il 17%. E poi non ci convince, perché si sposta la palla sul campo delle imprese, alcuni lo potranno fare, ma altre imprese non avranno lo spazio di bilancio e di finanze per farlo. La soluzione di responsabilità deve essere da parte del governo: il taglio delle tasse sul lavoro”.