Al via oggi, presso il Tribunale di Torino, il processo sul patrimonio della famiglia Agnelli. Pertanto, da una parte ci sarà Margherita Agnelli, figlia dell’Avvocato e di Marella Caracciolo, mentre dall’altra i figli John, Lapo e Ginevra Elkann.
In particolare, la secondogenita dell’Avvocato lamenta di essere stata esclusa dalla successione dei genitori, a favore dei tre figli avuti con Alain Elkann. Infatti, i tre sono gli unici aventi diritto ai lasciti disposti in tre testamenti dei loro nonni.
Tuttavia, il procedimento potrebbe ridefinire l’intero assetto dell’impero Elkann-Agnelli, avendo effetti anche sulle due società sportive di famiglia: Ferrari e Juventus. Infatti, nel caso in cui il giudice dovesse dare ragione a Margherita Agnelli, nell’eredità entrerebbero anche i cinque figli avuti dalla stessa con Serge de Pahlen, il secondo marito.
Ad ogni modo, il pomo della discordia sarebbe il patrimonio della ‘Dicembre’, società controllata al 60% da John Elkann, e suddivisa per il 20% tra i fratelli Lapo e Ginevra. Il suo valore è stimato in oltre 4,6 miliardi. Inoltre, la Dicembre ha in mano la maggioranza della Giovanni Agnelli Bv, la cassaforte da 28 miliardi di euro, che a sua volta controlla il 52% delle quote di Exor, azionista di maggioranza di Stellantis, Ferrari e Juventus su tutte.
A questo punto, Margherita Agnelli ha realmente la possibilità di vincere la causa? La risposta è sì, visto che a quanto pare la donna, ha deciso di appellarsi al diritto italiano in materia di eredità, al fine di ottenere il 50% dei beni. Invece, i figli sostengono che l’eredità dei nonni sia stata già disciplinata da accordi sottoscritti quasi 20 anni fa, in base ai quali la loro madre rinunciava alla successione in cambio di una ‘buonuscita’ da 1,2 miliardi di euro. Chi la spunterà?