Il caso di Emanuela Orlandi, si può tranquillamente annoverare tra i più grandi misteri della storia italiana, visto che ancora oggi, a distanza di 39 anni dalla sua scomparsa, non è stato ancora risolto.
In particolare, era il 22 giugno 1983 quando l’allora 15enne figlia di un dipendente della Santa Sede, scomparve misteriosamente. Pertanto, il leader di Azione Carlo Calenda ha chiesto che lo Stato italiano pretenda dal Vaticano la verità su questo caso, spinto a suo dire dalla visione del documentario Netflix proprio sulla Orlandi, sottolineando che “è oramai chiaro che il Vaticano, sa perfettamente cosa è accaduto a questa povera ragazza di 15 anni. Quindi è dovere dello Stato italiano pretendere la verità”.
Poi, aggiunge: “Il grado di protervia e arroganza delle gerarchie vaticane, anche davanti a prove documentali che attestano il coinvolgimento della Santa Sede, è inaccettabile. Siamo uno stato laico, non una comunità di vassalli della chiesa. Chiederemo al Ministro degli Esteri di attivarsi”.