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Napoli. Manifestazione della pace migliaia in piazza del Plebiscito

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Piazza del Plebiscito diventa piazza di pace oggi per la Marcia promossa da Vincenzo De Luca e dalla Regione Campania per dire no alla guerra in Ucraina. 

Da Napoli ci sono due messaggi che si intrecciano. Il Mediterraneo significa multilateralismo e multiculturalismo e apertura ai popoli, alle culture e alle religioni. Giovani significa futuro, siamo la regione più giovane di Italia, vedete quante migliaia di ragazzi in questa piazza che è per loro perché per loro dobbiamo arrivare al cessate il fuoco e svegliare l’Italia, l’Europa dal sonno della ragione. Ricordiamo che in queste settimane nel secolo scorso si è trattato per fermare la guerra in Vietnam: mentre erano presenti 500mila soldati americani in Vietnam, si raggiunse a Parigi l’armistizio che fu il primo passo alla risoluzione della guerra. Dobbiamo fare la stessa cosa, chiedere e pretendere un primo passo, fermate le armi e cessate il fuoco“. 

L’evento contro la guerra in Ucraina si è aperta con la lettura sul palco della lettera di saluto e di adesione inviata al Governatore dalla senatrice a vita Liliana Segre. Promossa dalla Regione Campania, con l’adesione di molte associazioni e comitati di cittadine e cittadini, l’iniziativa è tesa a raggiungere la pace nella martoriata terra ucraina, cuore dell’Europea. Perché impegno per la pace, per la democrazia e contro il fascismo e il totalitarismo devono sempre andare insieme, elementi indispensabili di una piena coscienza civile. Anche quello del ricorso ad armi nucleari tattiche da parte della Russia è un incubo che la comunità internazionale deve cercare di scongiurare in ogni modo.

 Deve trattarsi però di una pace giusta. Che rispetti il diritto dell’Ucraina all’integrità e alla dignità nazionale e garantisca a tutta l’Europa orientale un futuro assetto di pace e di convivenza fra diversi. La questione delle minoranze linguistiche e religiose, in quelle zone e ovunque nel mondo, si risolve appunto con la pace, il confronto, la mutua disponibilità all’ascolto, il rispetto dell’altro e del diverso. Esattamente il contrario della guerra. Ben venga dunque la più ampia mobilitazione per una pace giusta e duratura, capace di garantire un futuro migliore al nostro continente e al mondo intero“.

Un gruppo di studenti di alcune scuole di Napoli oggi, prendendo parte alla piazza convocata dal presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, ha dato vita ad un momento di contestazione. “Ci sembra particolarmente ipocrita la postura del governatore e del Partito Democratico in generale: da febbraio ad oggi non hanno fatto altro che parlare di armi, bollando come putiniano chi poneva quella diplomatica come unica soluzione possibile del conflitto in corso, come mai adesso questi signori scalpitano parlando di pace?” così gli studenti dei collettivi di diverse scuole napoletane in una nota. 

Antonio De Iesu, assessore comunale di Napoli alla Polizia locale, ha lanciato un appello per evitare che la viabilità cittadina venga pesantemente compromessa dalla giornata. “Usate i mezzi pubblici: ne va del vostro benessere per evitare di essere costretti nel traffico”, le parole dell’assessore su videometro.tv. “C’è – ha proseguito l’assessore – un dispositivo robusto, un piano di ordine e sicurezza pubblica organizzato dalla questura, la polizia municipale sarà fortemente impegnata per ridurre in maniera sostenibile il disagio che inevitabilmente ci sarà sulla circolazione stradale”. 

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