La parola d’ordine è meritocrazia. Aggirandosi tra le migliaia di candidati per il concorso del Comune di Napoli ci si rende conto che la principale preoccupazione è che la selezione sia regolare e basata sul merito: “C’è molta sfiducia da questo punto di vista” confessa una giovane donna. La folla è oceanica e il dato è chiaro a partire dalla Tangenziale bloccata, tanto che per i navigatori l’uscita migliore per raggiungere la Mostra d’Oltremare è il Vomero.
C’è chi è spaventato dalla moltitudine di persone, chi si preoccupa che una tale affluenza farà allungare i tempi, chi invece si dice indifferente al numero di partecipanti, a patto che “il giudizio sia sul merito e non attraverso altre strane pratiche”. Lunghe le code e, quindi, le attese per accedere alle sale, ma non ci sono stati disordini. A occuparsi della registrazione e del deflusso una task force formata da personale del Comune e del Formez.
Le operazioni sono terminate intorno alle 11, quando anche gli ultimi sono entrati nelle sale per cominciare la prova. “Perché così tante persone? E’ facile, tutti desiderano il posto fisso, soprattutto in un momento come questo“.