Da calciatore, è stato uno dei maggiori interpreti del gioco, considerato all’unanimità uno dei più grandi di sempre. Da uomo, ha dovuto affrontare diverse difficoltà, tra cui la depressione. Stiamo parlando di Luis Nazario de Lima, al secolo Ronaldo, che in un’intervista al quotidiano spagnolo ‘Marca’ ha aperto il suo cuore:
“Ho sofferto di depressione e da due anni e mezzo sono in terapia. Capisco molto meglio anche quello che avevo provato prima. Siamo stati esposti ad uno stress mentale molto, molto grande e senza essere preparati. In passato non c’era alcuna preoccupazione per la salute mentale dei giocatori. Oggi invece, i calciatori sono molto più preparati, ricevono le cure mediche necessarie anche per affrontare la giornata e vengono anche studiati di più: i profili, come reagiscono, come dovrebbero reagire.. Ai miei tempi non c’era niente di quest,o per quanto tutti sapessero che il calcio può mettere molto stress ed essere molto decisivo per il resto della vita”.
Poi, in riferimento ai mondiali nippo-coreani del 2002, ha aggiunto:
“Aver vinto il Mondiale del 2002 è stato il più grande successo della mia carriera, non solo dal punto di vista sportivo ma per tutta una serie di cose, gli infortuni, la finale persa nel ’98 dopo le convulsioni. Poi chiaramente dal punto di vista sportivo è stato un successo totale, sembravamo una squadra che giocava assieme da anni, quando invece avevamo faticato pure a qualificarci”.